Critiche alle nuove linee strategiche di Trump: l’alleanza con l’Europa in pericolo
Anne Applebaum accusa l’amministrazione Trump di tradire gli alleati e compromettere la reputazione degli Stati Uniti nel mondo con le nuove linee guida dell’America First. «Questo documento è il suicidio degli Stati Uniti così come li abbiamo conosciuti da dopo la Seconda guerra mondiale», afferma, sottolineando come Washington dichiari di non avere alleati, ma solo interessi economici, rendendo l’America un partner di cui non si può più fidare, riporta Attuale.
Secondo Applebaum, le conseguenze delle attuali politiche statunitensi non riguardano solo l’Ucraina, ma colpiscono anche gli alleati europei. «Trump comunica che il business con noi è meno interessante rispetto a quello con Mosca, evidenziando che le nostre preoccupazioni per la sicurezza sono considerati secondarie», aggiunge.
Il documento di strategia segnala anche un sostegno a partiti anti-UE. Applebaum avverte: «Sono appoggiati partiti filo-Mosca e anti-Bruxelles. La questione rimane su quali mezzi agiranno: con la CIA, tramite la diplomazia, o in altro modo? La situazione attuale mostra quanto l’amministrazione statunitense sia poco competente, rendendo difficile attuare tali propositi. Sembra più una dichiarazione propagandistica che una strategia concreta».
In merito alla possibilità che Trump acconsenta a un trionfo di Putin, Applebaum rileva elementi contraddittori: «Trump ha affermato di non voler il collasso dell’Ucraina per non essere accusato di aver permesso un’altra disfatta, come accadde a Biden in Afghanistan. Tuttavia, mentre i negoziati tra Witkoff e Kushner sembrano favorire una sconfitta di Kiev, molti a Washington sono contrari a questa direzione». Riguardo alla sua leadership, Applebaum esprime preoccupazione: «Oggi Trump appare stanco, confuso, e meno in controllo rispetto all’inizio del suo secondo mandato».
Inoltre, Applebaum descrive una Casa Bianca caotica, con diversi piani e politiche non coerenti tra loro. «Ci sono numerosi individui all’interno della sua amministrazione che presentano approcci divergenti», afferma.
La situazione in Europa non è migliore, secondo Applebaum, la quale rileva che l’Unione sta assumendo il peso totale del conflitto ucraino. «In questo momento, l’Europa sta finanziando interamente lo sforzo bellico ucraino, mentre gli Stati Uniti non offrono più alcun supporto», spiega. Nonostante ciò, gli ucraini continuano a colpire le infrastrutture russe, evidenziando un costo umano altissimo per Mosca: «Nel solo mese di novembre, almeno 26.000 soldati russi sono stati uccisi o feriti». Applebaum sottolinea l’importanza di rassicurare e supportare gli alleati europei per mantenere la capacità di combattimento dell’Ucraina.
Riguardo alla Russia, Applebaum avverte che Mosca sta già attaccando direttamente l’Europa, facendo riferimento alle minacce rivolte al premier belga in merito ai fondi russi congelati. «Putin ricorre a intimidazioni e violenze per esercitare il suo potere sulla politica europea», avverte. Sul fronte ucraino, la scrittrice menziona tentativi di assassinio nei confronti di Zelensky, descrivendo incidenti con droni sospetti nei pressi del suo aereo.
Infine, sull’economia e i negoziati tra Russia e Ucraina, Applebaum è scettica: «La mediazione degli Stati Uniti sembra procedere senza una chiara direzione, con Putin che cerca di rendere i mercati russi più attraenti per i mediatori americani inesperti». Inoltre, lamenta un problema di corruzione che affligge tanto Washington quanto Mosca, ritenendo che entrambi i governi non stiano affrontando efficacemente questa questione.