Arezzo, aggressione contro un arbitro durante una partita giovanile
Arezzo, 15 giugno 2025 – La situazione del 45enne coinvolto nell’aggressione ai danni di un arbitro di 19 anni, avvenuta l’8 giugno al termine di un incontro delle categorie giovanili, si complica. Durante una gara tra le squadre Under 12 dell’Arezzo e della Vis Pesaro, l’episodio violento è stato scatenato dal padre di un giocatore, infuriato per l’assegnazione di un calcio di rigore, riporta Attuale.
L’uomo è attualmente indagato per lesioni aggravate e sequestro di persona, e potrebbe dover rispondere anche di rapina. In seguito a un perquisizione effettuata dal pm Elisabetta Iannelli presso la sua abitazione di Pesaro, i carabinieri hanno scoperto due orologi del giovane arbitro, presumibilmente sottratti mentre il ragazzo era sotto assalto.

Tra gli oggetti trovati vi erano anche le chiavi dello spogliatoio dove si è svolta l’aggressione, avvenuta a porte chiuse. L’episodio è esploso in seguito a un rigore assegnato durante la finale del torneo “Mirco Poggini”. Il giovane arbitro ha subito fratture a due costole e ha riportato contusioni e ferite da morso, con una prognosi di 40 giorni; mercoledì prossimo affronterà l’esame di maturità.
Questo grave episodio ha sollevato preoccupazioni anche nel mondo del calcio, come sottolineato dal presidente dell’Associazione Italiana Arbitri, Antonio Zappi, che ha dichiarato: “Stiamo lavorando per ottenere una modifica del codice penale. Dall’inizio della stagione, abbiamo già registrato oltre 200 episodi di violenza contro arbitri. È necessario il riconoscimento dell’arbitro come pubblico ufficiale per consentire l’arresto immediato in caso di aggressione.” Zappi ha aggiunto: “Esiste un problema culturale, forse anche generazionale. L’intolleranza verso le regole sta aumentando, e c’è anche una lacuna giuridica. Nessuna decisione tecnica può mai giustificare la violenza.”