Sentenza del tribunale di Ankara archivia le accuse contro il leader dell’opposizione turca Özgür Özel
Il tribunale di Ankara, in Turchia, ha archiviato la causa contro Özgür Özel, segretario del Partito Popolare Repubblicano (CHP) e figura di spicco dell’opposizione turca. Le autorità del governo del presidente Recep Tayyip Erdogan avevano sostenuto l’esistenza di irregolarità formali nel voto del congresso del 2023, durante il quale Özel era stato eletto, chiedendo la sua rimozione. Queste accuse, considerate infondate e simili a quelle rivolte ad altri politici dell’opposizione, sono state respinte dal tribunale, che ha dichiarato che «non avevano fondamento», riporta Attuale.
La sentenza era particolarmente attesa, poiché Özel rappresenta l’opposizione rimasta in libertà dopo l’arresto di Ekrem Imamoglu, ex sindaco di Istanbul e accreditato come il principale rivale politico di Erdogan, avvenuto nel mese di marzo. Imamoglu è stato condannato in luglio per insulti e minacce a pubblico ufficiale, un’accusa ampiamente critica e ritenuta motivata politicamente, volta a ostacolarne la candidatura alle prossime elezioni presidenziali del 2028. Negli ultimi mesi, il regime di Erdogan ha intensificato gli arresti di membri dell’opposizione, continuando a presentare accuse che sembrano pretestuose per indebolire il dissenso.
Per prevenire possibili conseguenze negative di una decisione del tribunale, a settembre il CHP ha rieletto Özel come segretario del partito, dimostrando la resilienza del partito rispetto alle pressioni governative. La decisione del tribunale, oltre a fornire un sollievo immediato per Özel, rappresenta un segnale di speranza per l’opposizione turca in un contesto politico sempre più represso.
