Arresto di un famoso narcotrafficante e la sua vita di lusso
Il presidente dell’Ecuador, Daniel Noboa, ha confermato su X la cattura di Adolfo Macías Villamar, noto come Fito, uno dei narcotrafficanti più cercati del Paese e capo della nota organizzazione criminale «Los Choneros». Fito, 52 anni, era in fuga da mesi e viveva all’interno di un bunker sotterraneo lussuoso, completo di palestra, sala da biliardo e piscina, da dove gestiva il traffico di droga con destinazione Europa, riporta Attuale.
L’arresto di Fito, avvenuto grazie a una soffiata, segue la sua fuga dal Centro di detenzione di Guaya il 7 gennaio 2024, che aveva scatenato una serie di violenti attacchi e una dichiarazione di conflitto interno da parte del governo. Il narcotrafficante era stato condannato a 34 anni per diversi crimini, inclusi traffico di droga e omicidi. Oltre a essere associato al traffico di sostanze illecite, il suo nome è risultato collegato all’omicidio del candidato presidenziale Fernando Villavicencio, avvenuto nell’agosto 2023.
La cattura ha rivelato un bunker straordinariamente attrezzato, con stanze spaziose e rifiniture eleganti, situato sotto un accesso nascosto nel pavimento della casa della sua compagna, nel quartiere La Tejedora di Manta, città natale di Fito. Il leader della malavita continuava a dirigere operazioni di narcotraffico e altre attività illecite da questo rifugio sotterraneo.
«Los Choneros» si dedica principalmente al rifornimento del cartello di Sinaloa, in Messico, utilizzando cocaina proveniente da Colombia e Perù, e al conseguente traffico di droga verso l’Europa. Nel corso degli ultimi anni, l’Ecuador è diventato un importante punto logistico per l’esportazione di queste sostanze verso Stati Uniti ed Europa.
Il bunker, dotato di scale in marmo e illuminazione a LED, comprende una cucina moderna, una palestra, una sala biliardo e perfino una piscina. Tuttavia, Fito aveva un solo limite: non poteva mai vedere la luce del sole. Questa lussuosità contrasta fortemente con le condizioni del sistema penitenziario dal quale era fuggito, dove già godeva di privilegi. Le autorità hanno avviato un’indagine sul suo bunker, per identificare chi lo ha finanziato e quali complici potrebbero averlo sostenuto nella sua latitanza protratta.
Protagonista di numerose fughe dal carcere, Fito aveva trasformato la sua cella in un rifugio di lusso e, durante la detenzione, aveva anche studiato legge e creato un videoclip per illustrare il suo “narcocorrido”, un genere musicale dedicato ai leader narcotrafficanti. Il brano “El corrido del león”, interpretato dalla figlia Queen Michelle e dai Mariachi Bravo, ritrae Fito come un individuo buono e onesto, una narrazione che lo presenta sotto una luce a lui favorevole.