Arrestato l’autore dell’omicidio di Charlie Kirk, attivista di destra negli Stati Uniti
Tyler Robinson, 22 anni, è sospettato di aver assassinato l’attivista politico Charlie Kirk e è stato arrestato giovedì sera nello Utah. Le indagini condotte dalle autorità indicano che ha agito da solo, ma le motivazioni dietro il crimine rimangono sconosciute, riporta Attuale.
Robinson è stato arrestato a St. George, una città di circa 100.000 abitanti, distante circa 400 chilometri dal campus della Utah Valley University, dove Kirk è stato ucciso. Non ha opposto resistenza all’arresto.
Studente al terzo anno di un corso di formazione per elettricisti al Dixie Technical College, Robinson aveva precedentemente frequentato la Utah State University per un semestre nel 2021. Non ha mai servito nell’esercito e le ricerche non riportano precedenti penali. Era registrato come elettore indipendente.
Secondo quanto riferito da un parente, recente interesse di Robinson per la politica lo avrebbe portato a esprimere opinioni negative su Kirk durante una cena di famiglia.
Robinson è stato preso in custodia oltre 30 ore dopo l’attentato. L’FBI ha diffuso foto del sospetto, mostrando un uomo in maglietta scura con simboli americani. Le forze dell’ordine non erano riuscite a identificarlo con il riconoscimento facciale e avevano chiesto aiuto alla popolazione, offrendo una ricompensa di 100.000 dollari per informazioni utili.
Nell’intervallo tra l’attentato e l’arresto, Robinson ha parlato al telefono con il padre, che lo ha riconosciuto dalle foto. Un anonimo informatore ha riportato che durante la chiamata il padre ha chiesto: “Tyler, sei tu? Sembri tu”, a cui Robinson ha risposto: “Preferirei uccidermi che consegnarmi alle autorità”. La sua cattura è avvenuta dopo che un amico di famiglia ha allertato l’FBI, segnalando che Robinson aveva fatto intendere di essere l’autore dell’omicidio.
Mesaggi scambiati su Discord hanno rivelato che Robinson parlava di un fucile nascosto. Gli investigatori hanno rinvenuto un vecchio fucile di marca Mauser e proiettili in un parco vicino al campus, identificandoli come probabile arma utilizzata durante l’attentato. Tre cartucce non esplose presentavano frasi provocatorie, mentre una cartuccia utilizzata riportava un riferimento a un meme.
Incredibile, che mondo! Non capisco come si possa arrivare a tanto. La politica dovrebbe unire, ma ultimamente sembra che stia creando solo tensione. Siamo sicuri che un giovane di 22 anni possa essere spinto a un gesto così estremo? Qualcosa non quadra…