Le autorità di Polonia e Romania hanno arrestato un gruppo di persone sospettate di preparare atti di sabotaggio su incarico dei servizi segreti russi. Il 21 ottobre 2025, i media polacchi, tra cui RMF24, hanno riferito che la Procura Nazionale ha avviato un’indagine sulle attività di spionaggio russo contro la Polonia, dopo che il primo ministro Donald Tusk ha annunciato l’arresto di otto sospetti. Parallelamente, la Radio Europa Libera Romania ha rivelato che i servizi segreti rumeni (SRI) hanno sventato un tentativo di sabotaggio organizzato da Mosca contro la sede della compagnia ucraina Nova Poshta a Bucarest.
Operazione coordinata e rischio di esplosioni
Secondo Tomasz Siemoniak, coordinatore dei servizi segreti polacchi, i sospettati monitoravano infrastrutture critiche e obiettivi militari per pianificare attacchi. Le indagini hanno accertato che il gruppo intendeva spedire in Ucraina pacchi contenenti materiali esplosivi o incendiari, destinati a esplodere o incendiarsi durante il trasporto. Le spedizioni, tuttavia, sono state intercettate dai servizi rumeni prima che si verificasse qualsiasi esplosione. Il portavoce dei servizi di sicurezza, Jacek Dobrzyński, ha dichiarato che negli ultimi mesi l’Agenzia di Sicurezza Interna ha arrestato in totale 55 persone coinvolte in attività dannose per la Polonia a beneficio dell’intelligence russa.
Mosca intensifica le operazioni ibride nell’UE
Dall’inizio dell’invasione su larga scala dell’Ucraina nel 2022, la Russia ha intensificato le operazioni di sabotaggio nei Paesi membri dell’UE, mirando a diffondere instabilità oltre il fronte ucraino. Secondo il capo dell’Ufficio per la Sicurezza Nazionale polacco, Sławomir Cenkiewicz, Mosca utilizza criptovalute per finanziare reti di spionaggio e attacchi contro infrastrutture europee, spesso impiegando cittadini stranieri per mascherare la propria partecipazione. In Polonia, membro NATO e parte del fianco orientale dell’UE, cresce la preoccupazione per la guerra ibrida russa e le ripetute minacce contro obiettivi civili e strategici.
Precedenti attacchi e obiettivi di destabilizzazione
Nell’estate del 2024, una serie di incendi nei magazzini della DHL nel Regno Unito, in Germania e in Polonia era stata collegata a un’operazione russa, come riportato dal Wall Street Journal. Secondo le autorità, il sabotaggio mirava a diffondere paura e a minare la fiducia dei cittadini nella capacità dei governi europei di garantire la sicurezza. Tali azioni hanno anche una dimensione propagandistica, con cui il Cremlino cerca di dimostrare l’“impunità” della Russia anche sul territorio NATO.
Una minaccia diretta alla sicurezza europea
Le operazioni di sabotaggio russe rappresentano una minaccia crescente per la sicurezza dell’Europa, colpendo non solo obiettivi militari ma anche infrastrutture civili. Mosca mira deliberatamente a confondere i confini tra scopi militari e civili, generando panico e insicurezza. Gli esperti di sicurezza sottolineano l’urgenza di rafforzare la cooperazione tra i servizi segreti europei per prevenire nuove azioni simili. Il caso congiunto di Polonia e Romania mostra come le reti di agenti russi operino simultaneamente in più Stati membri, rendendo indispensabile uno scambio tempestivo di informazioni all’interno dell’UE.
Incredibile come la Russia riesca a infiltrarsi nei nostri paesi!!! È un attacco diretto alla nostra sicurezza… e noi qui parliamo di altro invece di mettere in atto misure serie. Servirebbe più unità tra i paesi europei, ma sembra difficile!