Assalto al pullman dei tifosi del Pistoia Basket, muore il secondo autista Raffaele Marianella

22.10.2025 02:15
Assalto al pullman dei tifosi del Pistoia Basket, muore il secondo autista Raffaele Marianella

Violenza nel basket italiano: morto autista dopo assalto a pullman dei tifosi del Pistoia Basket

Roma, 22 ottobre 2025 – È inaccettabile che le manifestazioni sportive in Italia siano ancora teatro di atti di violenza. Durante un assalto al pullman che trasportava i tifosi del Pistoia Basket da parte degli ultrà della Sebastiani di Rieti, ha perso la vita il secondo autista Raffaele Marianella. L’incidente avviene in un contesto di tensione crescente tra le tifoserie, con le autorità che sembrano impotenti davanti a una situazione che continua a deteriorarsi, riporta Attuale.

Nonostante i recenti miglioramenti delle condizioni di sicurezza negli stadi italiani, come attestato dal presidente federale Gianni Petrucci, il clima resta teso. L’Osservatorio manifestazioni sportive del Viminale ha registrato il rinvio di ben cinque partite di A2 di basket a causa di specifiche misure di sicurezza. Tra queste, spicca il match tra Roseto e Rieti, previsto per la prossima domenica, che si disputerà a porte chiuse per evitare scontri tra le tifoserie più pericolose del torneo.

La situazione all’interno del basket italiano è contrassegnata da rivalità intense. Il sociologo Pippo Russo, esperto del mondo ultrà, sottolinea come la proposta di una tessera del tifoso, simile a quella del calcio, non trovi riscontro tra gli ultrà del basket, considerata una misura di controllo sociale inaccettabile. Ciò ha portato a una protesta collettiva che trascende le rivalità locali, come dimostrano le azioni unite dei tifosi di Virtus e Andrea Doria a Imola, dove la mancanza di striscioni e tamburi è percepita come un’offesa al rito calcistico.

Nella serie A, la situazione appare meno critica, con alcune squadre come Siena e Pesaro retrocesse in serie B, ma in serie A2 la tensione è palpabile, caratterizzata da rivalità storiche e nuovi contrasti. Ad esempio, Pistoia è gemellata con Cento, che a sua volta detesta Scafati, creando un intricato tessuto di alleanze e odi calcistici che si riflettono nei comportamenti delle tifoserie.

La violenza legata alle curve è evidente anche in altre situazioni recenti: 230 tifosi del Napoli sono stati respinti da Eindhoven, e i vertici delle tifoserie di grandi club come Juventus, Milan e Inter sono coinvolti in gravi reati come estorsione e omicidio. Tali episodi confermano che la problematica delle curve non è solo una questione sportiva, ma riflette dinamiche più profonde nella società italiana.

Russo invita a distinguere tra la mera violenza e l’antagonismo identitario, che esprime una forma di resistenza contro commercializzazione e omologazione dello sport. Tuttavia, si chiede: “In un’Italia dominata dalla destra, per cosa protestano gli ultras?” Le risposte spaziano dall’antagonismo sociale alla conservazione di una tribù, mentre la criminalizzazione del fenomeno è vista come un errore che non risolve il problema.

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