Conte e Meloni: il duello sotto il segno di Atreju
Roma, 13 dicembre 2025 – La kermesse di FdI, Atreju, ha messo in scena non tanto il mancato confronto tra Elly Schlein e Giorgia Meloni, quanto piuttosto un scontro sotterraneo e immediato tra Giuseppe Conte e la segretaria del Partito Democratico, in vista della corsa alla candidatura come premier del campo largo nel 2027. L’assenza della leader dem ha fatto apparire questo incontro come un boomerang, riporta Attuale.
Il numero uno dei 5 Stelle ha condotto una strategia audace, confrontandosi con la sua diretta avversaria, Schlein, piuttosto che con l’attuale presidente del Consiglio. Le sue risposte, fornite con la consueta abilità, mirano a negare qualsiasi preaccordo sulla candidatura a premier dell’attuale guida del Nazareno. Conte ha mantenuto aperte tutte le opzioni, coprendo le sue carte per evitare un’esito scontato.
La sua posizione non si limita alla formula “prima i programmi, poi la scelta del candidato”: il leader del Movimento ha lanciato altri due messaggi significativi. La sua apertura a discutere e analizzare la nuova legge elettorale di stampo proporzionale, proposta da Meloni per il prossimo anno, emerge come un segnale strategico. Il PD, che vede questa legge come sfavorevole, dovrà confrontarsi con una proposta che Conte considera fondamentale per il nuovo assetto politico.
Inoltre, Conte ha sottolineato cinque nodi cruciali per il rapporto con il PD: immigrazione, sicurezza, pace, riarmo e europeismo. Questi temi, che toccano i punti più sensibili della sua agenda politica, rappresentano una sfida diretta a Meloni nel suo terreno di battaglia. Tuttavia, il vero obiettivo di Conte sembra essere la creazione di barriere politiche in vista delle elezioni del 2027, delineando il terreno per una possibile alleanza nel centro-sinistra.
