Attacco russo a Wyryki: la guerra raggiunge la Polonia orientale
Un drone russo ha colpito mercoledì mattina una casa a Wyryki, in Polonia orientale, illustrando l’escalation delle aggressioni di Mosca contro la Nato. Gli abitanti del piccolo villaggio, di soli 68 residenti, si sono trovati di fronte a un evento che potrebbe cambiare la storia della regione. I proprietari della casa colpita, una coppia di anziani, sono attualmente in ospedale per controlli, secondo quanto riporta Attuale.
Il tetto distrutto e le macerie della casa, illuminati dalle telecamere locali e internazionali, hanno attirato l’attenzione di molti. Un vicino ha descritto gli anziani come “provati dall’emozione e dal dolore”, sottolineando l’impatto psicologico dell’attacco.
Le parole di Majen, 62 anni, preside della scuola locale, esplicano il timore diffuso: “La guerra voluta da Vladimir Putin contro l’Ucraina è arrivata anche da noi. E non si fermerà, anzi è soltanto l’inizio. Qui siamo in Europa: il dittatore russo vuole prendersi tutto. I nostri villaggi nell’est della Polonia torneranno al centro di grandi battaglie, proprio come nel passato”, ha affermato esprimendo la preoccupazione per il futuro della regione.
Majen ha mostrato i segni dell’attacco alle sue finestre rotte e ai calcinacci sul terreno. “Io sono molto grata ai contingenti europei della Nato, che sono intervenuti per cercare di fermare i droni russi a fianco delle nostre unità militari. Trovo che sia importantissimo mostrarci forti e uniti. Il peggio deve ancora venire”, ha avvertito, rimarcando la necessità di un’alleanza forte contro la minaccia russa.
Quest’incidente a Wyryki segna un punto di svolta, essendo il primo attacco russo accompagnato dall’intervento armato degli alleati della Nato. “La sfida con Mosca si fa aperta e diretta”, ha aggiunto Majen, sottolineando l’importanza di questo evento.
Il contesto dell’aggressione russa diventa evidente durante il tragitto da Kiev, attraversando aree segnate da battaglie. Sono visibili le trincee e le postazioni di artiglieria lungo il confine con la Bielorussia, dimostrando quanto la situazione sia tesa. D’altra parte, l’ingresso in Polonia è segnato da una presenza militare robusta, con soldati polacchi schierati in preparazione a possibili ulteriori attacchi.
Le bandiere dell’Unione Europea segnano il confine, mentre i soldati polacchi ricevono ordini di non parlare. L’area di Wyryki è stata sottoposta a una rigorosa vigilanza militare, con restrizioni severe sull’accesso per i giornalisti, indicando una crescente preoccupazione per la sicurezza e la stabilità nella regione.