Aumento della violenza a Milano: aggressioni inquietanti in una società sempre più disconnessa

03.11.2025 18:15
Aumento della violenza a Milano: aggressioni inquietanti in una società sempre più disconnessa

Milano, un’escalation di violenza senza precedenti

Milano, 3 novembre 2025 – Questa mattina, una donna è stata aggredita alle spalle con un coltello di 30 centimetri. Questo gesto inaspettato mette in evidenza il crescente fenomeno di violenza urbana, in un contesto dove la brutalità si manifesta nei luoghi quotidiani, come stazioni e strade, senza alcun preavviso. La violenza si è intensificata negli ultimi mesi, trasformando situazioni normali in atti pericolosi, riporta Attuale.

Negli ultimi tempi, episodi di violenza hanno raggiunto proporzioni allarmanti. In Inghilterra, un uomo ha accoltellato diversi passeggeri su un treno in corsa, mentre in Italia gruppi di adolescenti si confrontano nelle città, utilizzando machete e armi improvvisate, spesso per motivi banali amplificati dai social media. Più grave è la questione dei femminicidi, dove gli aggressori non si fermano nemmeno di fronte alla presenza di testimoni, non accettando la fine di una relazione e colpendo le loro vittime con ferocia.

La radice di questa violenza è profonda e complessa. Non si tratta di atti randomici, ma di manifestazioni di un vero e proprio codice emergente della violenza, prodotto dalla mancanza di relazioni significative e dalla difficoltà di gestire la frustrazione. In una società con comunicazioni prevalentemente digitali e prive di educazione emotiva, il corpo diventa l’unico strumento attraverso cui affermarsi.

Il paradosso è che mentre la tecnologia militare evolve, la violenza sociale si riavvicina al corpo umano. Questo tipo di aggressione non è solo un atto di colpire, ma un tentativo di annullare l’altro, riducendolo a un oggetto. La ferita stessa diventa un surrogato del contatto, con il dolore rimosso. Una testimone riporta: “Ho accoltellato una compagna di classe, non ho provato niente, né paura, né colpa. Ridevo senza sapere perché.”

Spiegare questo fenomeno in città pacifiche e democratiche è complesso. Potrebbe essere dovuto al crollo delle reti di senso e relazione in un’epoca di emulazioni online e offline. Nonostante le connessioni digitali, viviamo spesso isolati nelle relazioni reali, privi di educazione affettiva e senza certezze. Questo porta a esplosioni di violenza dettate da solitudine, rabbia e vuoto.

È necessario un nuovo approccio. Occorre una consapevolezza che ripensi il tema della sicurezza in un’ottica sia individuale che collettiva, senza cadere nella trappola della paura e dell’insicurezza. Proporre soluzioni significative diventa cruciale per affrontare questa emergente crisi sociale.

1 Comments

  1. è davvero inquietante vedere come la violenza sia diventata così comune anche nei luoghi più innocui della città. Una volta si poteva camminare per strada senza paura… ora sembra che ci si debba sempre guardare le spalle. Che mondo strano che stiamo costruendo!

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