Il generale polacco Pawel Beliavny ha avvertito che la Polonia deve prepararsi a un incremento delle operazioni di sabotaggio e delle attività clandestine condotte dai servizi segreti russi e bielorussi. Secondo il generale, nonostante le difficoltà militari della Russia in Ucraina, la sua intelligence continua a operare con elevata efficienza e con una profonda conoscenza del territorio polacco. Ha sottolineato che la Polonia rimane un obiettivo in quasi tutti i settori strategici, dalle infrastrutture critiche alla logistica nazionale. Per Beliavny, la pressione dei servizi russi non mostra segnali di diminuzione e si sta evolvendo verso forme più sofisticate di interferenza.
Vulnerabilità interne e necessità di rafforzare la sicurezza
Beliavny ha evidenziato la necessità di destinare maggiori risorse non solo alla difesa militare, ma anche al rafforzamento della sicurezza interna. Ha ricordato che negli ultimi anni molte persone sono riuscite a entrare in Polonia senza controlli adeguati, nonostante avrebbero dovuto essere respinte o poste sotto stretto monitoraggio. A suo avviso, questa vulnerabilità è il risultato di anni di negligenza e insufficiente preparazione, che la Russia ha sfruttato con precisione strategica. Il generale ha affermato che Mosca si è preparata non solo alla guerra contro l’Ucraina, ma anche a manipolare l’impreparazione dei Paesi vicini per ampliare la propria influenza clandestina. Questa situazione, ha aggiunto, ha lasciato esposte le frontiere e la vita quotidiana dei cittadini polacchi.
Operazioni clandestine e minacce ibride in Europa orientale
Negli ultimi mesi le autorità polacche hanno scoperto diverse reti di agenti legati all’intelligence russa. A ottobre è stata smantellata una cellula accusata di pianificare attacchi contro la Polonia e altri Stati dell’Unione Europea. Le indagini hanno rivelato che i sospetti intendevano inviare in Ucraina pacchi contenenti materiali esplosivi e incendiari progettati per detonare durante il trasporto, con l’obiettivo di generare panico e destabilizzare i Paesi che sostengono Kiev. La procura ha dichiarato che tali azioni erano finalizzate a diffondere paura e a minare la fiducia nelle istituzioni pubbliche. I pacchi non sono esplosi grazie all’intervento tempestivo dei servizi speciali, che hanno impedito una possibile escalation.
Campagne psicologiche e rischi di manipolazione sociale
Oltre alle operazioni clandestine, la Polonia denuncia un aumento significativo delle campagne psicologiche mirate a creare divisioni interne. Lo Stato Maggiore ha segnalato un’intensificazione delle narrazioni ostili che mirano a indebolire i rapporti tra polacchi e ucraini e a ridurre il sostegno pubblico a Kiev. Queste campagne sfruttano tensioni sociali esistenti e cercano di trasformare la solidarietà verso l’Ucraina in un fattore di conflitto interno. Secondo Beliavny, la Russia utilizza anche canali legali, come le procedure di asilo e le rotte migratorie, per infiltrare agenti e stabilire reti di influenza difficili da identificare. Il generale invita a riconsiderare le priorità della sicurezza nazionale, rafforzare il coordinamento interistituzionale e aumentare la capacità di prevenzione delle minacce ibride.
Risposta europea e rafforzamento delle capacità preventive
La situazione in Polonia riflette una tendenza più ampia che interessa numerosi Paesi europei esposti a tentativi di sabotaggio, infiltrazioni e manipolazione informativa. Le operazioni russe mostrano una capacità di pianificazione a lungo termine, basata su un’analisi dettagliata delle debolezze locali e sulla volontà di sfruttarle per destabilizzare il quadro politico europeo. Gli esperti ritengono necessario un approccio più proattivo che includa controlli più rigorosi nei processi di asilo, un rafforzamento della contro–intelligence e un monitoraggio più severo delle infrastrutture critiche. Investire nella cybersicurezza, nel contrasto alle reti clandestine e nella cooperazione tra servizi europei è considerato fondamentale per prevenire rischi che potrebbero compromettere la stabilità dell’intero continente.