Roma, 20 giugno 2025 – Una tragica vicenda si è consumata a Fasano, in provincia di Brindisi, dove una bambina di quasi due anni è stata mordere da un pitbull del nonno. La piccola ha subito ferite alla testa ed è stata inizialmente portata all’ospedale Perrino di Brindisi, per poi essere trasferita al reparto di Neurologia dell’ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari. Qui, le hanno effettuato una TAC e una risonanza magnetica per valutare la serietà delle lesioni. Fortunatamente, le condizioni della bambina sembrano non essere gravi, riporta Attuale.
L’aggressione
Il drammatico episodio è avvenuto nel pomeriggio di mercoledì 18 giugno, intorno alle 17:30. Per motivi attualmente in fase di accertamento, il cane ha aggredito la bambina alla testa, infliggendole serie ferite. Solo grazie all’intervento tempestivo dei familiari si è potuto evitare il peggio; la piccola è stata liberata dalla morsa dell’animale e consegnata alle cure del personale medico del 118, che ha risposto rapidamente all’emergenza.
Le indagini
Il pitbull responsabile dell’aggressione è stato sottoposto a sequestro. Questo animale appartiene al compagno della nonna della bambina, la cui posizione è attualmente al vaglio delle autorità giudiziarie. I carabinieri stanno conducendo delle indagini per cercare di ricostruire i fatti e per identificare eventuali responsabilità riguardo alla custodia dell’animale.
Paita: “Serve una legge sui cani pericolosi”
La senatrice Raffaella Paita, capogruppo di Italia Viva al Senato, ha voluto esprimere la sua opinione riguardo ai fatti. Ha sottolineato che “la legge sui cani pericolosi deve essere discussa e approvata al più presto”. Ha infatti presentato un disegno di legge per vietare il commercio di pitbull. Riguardo all’incidente di Fasano, ha dichiarato che, nonostante le condizioni della bambina non sembrino preoccupanti, non è possibile aspettare ancora. Paita ha anche fatto riferimento al triste caso di Acerra, evidenziando la pericolosità di alcune razze canine, compresi i pitbull, e l’urgenza di stabilire un albo per gli animali considerati pericolosi. Inoltre, ha enfatizzato l’importanza di una preparazione adeguata per coloro che intendono tenere queste razze e di vietare quelle che risultano difficili da gestire. “Non possiamo più tollerare simili tragedie”, ha concluso.