Inaugurata la “Biennale dell’Accoglienza” a Milano, nuove iniziative per le famiglie
Milano, lunedì 3 novembre 2025 – Si è aperta oggi, presso il Palazzo Lombardia di Milano, la prima “Biennale dell’Accoglienza. L’arte di accogliere”, due giornate di confronto, il 3 e 4 novembre, per mettere al centro le famiglie, le istituzioni e gli operatori che quotidianamente si prendono cura dei bambini e dei ragazzi attraverso l’affido e l’adozione. La Biennale rappresenta un’occasione per condividere buone pratiche, esperienze e politiche capaci di rafforzare la cultura dell’accoglienza, in un momento storico in cui i legami e la solidarietà familiare sono chiamati a rigenerarsi e a farsi comunità, riporta Attuale.
L’iniziativa è promossa dal Forum delle Associazioni Familiari con il contributo di Ai.Bi. – Amici dei Bambini, Azione per Famiglie Nuove, Cometa, Comunità Papa Giovanni XXIII, Famiglie per l’Accoglienza e Fraternità, in collaborazione con l’Assessorato alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità della Regione Lombardia e il Comune di Milano, direzioni Educazione e Welfare, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio e del Comune di Milano, il sostegno di Fondazione Cariplo, Ital Communications e Avvenire come media partner.
La ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Eugenia Maria Roccella, ha dichiarato: “L’accoglienza si impara in famiglia e si esercita attraverso la famiglia. Per anni si è diffuso un racconto negativo, che descriveva le famiglie come chiuse e ripiegate su sé stesse. Vorrei che questa esperienza di governo desse invece un segno concreto di una “famiglia in rete”: perché la gratuità, l’apertura all’altro e la prossimità si imparano davvero solo nella vita familiare. Dobbiamo tornare a un welfare di prossimità; l’accoglienza nasce nella relazione, e la comunità può essere ricostruita solo attraverso una rete di famiglie. L’affido è l’espressione più alta di questa logica: non è solo il rapporto tra il singolo e un bambino, ma uno scambio tra famiglie. L’accoglienza si riafferma solo se torniamo a valorizzare la famiglia con la politica e con uno sforzo culturale comune. Oggi viviamo un calo demografico accelerato, e contemporaneamente un aumento degli ostacoli alle adozioni internazionali. Come governo abbiamo provato a dare risposte prevedendo un contributo una tantum per le famiglie con procedure di adozione pendenti, adottando un decreto che innalza i rimborsi per le adozioni riguardanti i bambini con “special needs”, al fine di sostenere concretamente i percorsi di inserimento. Abbiamo infine rafforzato i Centri per la famiglia stanziando risorse significative per costruire una sorta di “CAF per le famiglie” che le aiuti a orientarsi nei servizi. L’obiettivo è rimettere la famiglia al centro della comunità”.
La ministra ha così annunciato nuovi fondi, per un totale di 52 milioni di euro, per sostenere le famiglie impegnate in percorsi di adozione internazionale e favorire la cooperazione internazionale.
Roccella ha illustrato i nuovi provvedimenti, che stanziano 40 milioni per le famiglie e 12 per la cooperazione. “C’è un decreto da quasi 13 milioni che sta per essere pubblicato in gazzetta ufficiale – ha dichiarato Roccella -, che prevede un contributo di 2.800 euro per le famiglie con procedure pendenti (avviate tra il 2022 e il 2024); 1000 euro per le famiglie per il percorso formativo preparatorio all’adozione; un sostegno specifico di 3.500 euro per l’adozione di minori con bisogni speciali; un incentivo di 2.500 euro per le famiglie che abbiano conferito un incarico a un ente autorizzato nel biennio 2025-2026”. Inoltre, “un secondo decreto in corso di finalizzazione stanzia – ha spiegato la ministra – quasi 18 milioni di euro per gli anni 2026-2027 e aumenta da 12.500 a 20.000 euro il tetto del rimborso per le adozioni di minori con bisogni speciali, consentendo un sostegno più ampio in relazione ai maggiori oneri che tali adozioni comportano nel periodo post-adozione per l’inserimento di tali bambini nei nuovi contesti socio-culturali di accoglienza”.
Roccella ha poi ricordato che “da pochi giorni si è conclusa la presentazione delle domande di contributo economico alle famiglie con procedura di adozione internazionale pendente di particolare criticità, coperte da un fondo di 1 milione e 400mila euro per l’anno 2025″, e che “è tuttora in corso, fino al prossimo 8 dicembre, la procedura per la richiesta di rimborso delle spese sostenute per le adozioni concluse nel 2024, con un importo aggiuntivo per i bambini con special needs, per uno stanziamento complessivo di circa 8 milioni di euro”. Per quanto riguarda i progetti di cooperazione internazionale in materia di tutela dei diritti dei minori, la Commissione Adozioni Internazionali ha promosso un bando con uno stanziamento di 12 milioni di euro per il finanziamento di 20 progetti, anche in collegamento con il Piano Mattei.
Il presidente del Forum delle Associazioni familiari, Adriano Bordignon, ha dichiarato: “Con la Biennale dell’Accoglienza vogliamo offrire un luogo in cui l’Italia che accoglie possa ritrovarsi, raccontarsi e farsi ascoltare. L’affido e l’adozione sono esperienze che parlano di relazioni, responsabilità e legami che cambiano la vita di tutti, non solo di chi accoglie. Questa Biennale nasce per dare voce a chi ogni giorno costruisce percorsi di fiducia, di prossimità e di futuro per bambini e ragazzi. È anche un’occasione per fare rete e riconoscere il valore sociale, educativo e culturale dell’accoglienza. L’obiettivo è far emergere buone pratiche, proposte concrete e nuove sinergie tra famiglie, associazioni e istituzioni, capaci di rendere più efficace e coordinato l’intero sistema dell’accoglienza. È il momento di rilanciare insieme una cultura dell’incontro, dove istituzioni, enti e famiglie camminano nella stessa direzione. Solo così potremo garantire ai più piccoli la possibilità di crescere in una comunità che davvero si prende cura di loro”.
Parallelamente al convegno, è visitabile fino al 16 novembre presso l’Aula Magna del Museo di Storia Naturale di Milano una mostra fotografica che racconta, con immagini e testimonianze, la bellezza e la concretezza dell’affido e dell’adozione.