Buone feste e buona pace a tutti
Bentrovati. Nella foto di Ariana Cubillo dell’agenzia Ap, un bambino cammina verso un veicolo blindato esposto al Paseo Los Proceres, una passerella monumentale in onore degli eroi dell’indipendenza, a Caracas, in Venezuela. Quel bambino, simbolo del mondo intero, non ha bisogno di un’altra guerra, né in casa, sia essa russa o americana, né in qualche altro angolo dimenticato del mondo, come Gaza, Sudan, Myanmar, Yemen, Repubblica Democratica del Congo, Afghanistan, Somalia, Sahel; e di sicuro ne sto dimenticando qualcuna in corso. La cultura della pace è un’utopia necessaria, oggi più che mai, riporta Attuale.
In un mondo in cui la militarizzazione e l’uso (o la minaccia) della forza nelle relazioni internazionali diventano concetti “normalizzati”, accettati e perfino auspicati dai governi e dall’opinione pubblica, è importante ricordare che meno del 10% delle spese militari annue sarebbe sufficiente a raggiungere gli Obiettivi di sviluppo del Millennio concordati dai leader mondiali alle Nazioni Unite nel 2000. Contro la militarizzazione delle menti, è necessario un processo di educazione collettiva; dobbiamo disimparare i codici di una cultura di guerra e violenza, partendo dall’ambito familiare fino ad arrivare a quello geopolitico.
Per queste feste, proponiamo alcuni testi significativi: Norberto Bobbio – Lezioni sulla guerra e sulla pace (Laterza); Tiziano Terzani – Lettere contro la guerra (Chiarelettere); Omar El Akkad – Un giorno tutti diranno di essere stati contro (Feltrinelli); Gandhi per la pace. Aforismi (Economica Feltrinelli); Immanuel Kant – Per la pace perpetua; John Maynard Keynes – Le conseguenze economiche della pace (Adelphi); Nicola Lagioia – Profezie bianche. Antologia del pacifismo: da Erasmo da Rotterdam a Gino Strada (Feltrinelli); Wim Wenders e Mary Zournazi – Inventare la pace. Dialogo sulla percezione (Bompiani); Mario Lodi – Favole di pace (imperdibile La Strabomba, ndr).
Questa newsletter ha chiuso in anticipo lunedì per la partenza in Uganda, dove spero di vedere dei gorilla di montagna e riportarvi qualche bella storia. Per il momento, buona lettura e buone feste!
p.s. Mondo Capovolto non uscirà la settimana prossima. Ci rivediamo nel 2026.