Calderoli rivede la sua posizione e sostiene il quorum che intendeva abolire

16.06.2025 15:15
Calderoli rivede la sua posizione e sostiene il quorum che intendeva abolire

In passato, il ministro della Lega aveva suggerito l’abolizione della soglia per rendere validi i voti dei referendum, in risposta al calo della partecipazione elettorale. Oggi, tuttavia, critica chi avanza la stessa proposta, riporta Attuale.

Il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, si trova in una contraddizione evidente. In un’intervista pubblicata il 15 giugno sul Corriere della Sera, dopo che i referendum su cittadinanza e lavoro non hanno ottenuto il 50% più uno dei voti, Calderoli ha dichiarato: «Il raggiungimento del quorum e la vittoria dei Sì rappresentano comunque una maggioranza relativa. Infatti, poiché la democrazia rappresentativa richiede che siano le camere a approvare le leggi a maggioranza e con numero legale, abbassando il quorum si rischia di avere l’ effetto paradossale che una legge approvata secondo Costituzione possa essere modificata o abrogata da una minoranza del Paese, una minoranza che detti le leggi a una maggioranza eletta».

La proposta del 2018 di Calderoli

Fino a non molto tempo fa, lo stesso Calderoli era favorevole all’ abolizione del quorum per i referendum abrogativi. Durante la scorsa legislatura, il 22 giugno 2018, presentò al Senato un disegno di legge che mirava a modificare l’articolo 75 della Costituzione, il quale stabilisce appunto il quorum per i referendum abrogativi. La sua formula proponeva che: «La proposta soggetta a referendum è approvata se ha partecipato alla votazione la maggioranza degli aventi diritto e se è raggiunta la maggioranza dei voti validamente espressi». Con l’emendamento, intendeva sostituire questa formulazione con un’altra che ometteva il quorum, stabilendo semplicemente che il voto fosse valido se otteneva la maggioranza dei voti espressi.

Le ragioni nel calo della partecipazione elettorale

Il calo della partecipazione elettorale in Italia era una delle ragioni alla base della proposta di Calderoli. In un breve testo di accompagnamento, spiegava che: «Se per i costituenti la non partecipazione al voto durante una campagna referendaria poteva essere interpretata come scelta politica e manifestazione della volontà popolare, oggi non possiamo considerarla in questo modo. È essenziale, invece, creare meccanismi efficaci che incoraggino i cittadini a sentirsi coinvolti nei processi decisionali, a partire dall’espressione del voto».

L’eliminazione del quorum

Secondo Calderoli, futuro esponente del governo Meloni, una delle soluzioni proposte era proprio l’eliminazione del quorum. Sosteneva che «il quorum necessario per la validità combinato con il forte livello di astensionismo riscontrato nelle elezioni, di fatto riduce l’importanza di uno strumento fondamentale di espressione popolare come il referendum». Aggiungeva che i cittadini chiamati a esprimersi su un quesito referendario devono essere coscienti dell’importanza del loro voto, e ciò è possibile solo incoraggiandoli a recarsi alle urne piuttosto che cavalcare l’onda dell’astensionismo. Tuttavia, la proposta non è stata ulteriormente sviluppata ed è stata ritirata nel marzo 2019.

ADM firma un accordo di collaborazione con il Politecnico di Milano per l'innovazione tecnologica nel Cantiere Webuild tra nuovi partner e n...
Storia precedente

ADM firma un accordo di collaborazione con il Politecnico di Milano per l’innovazione tecnologica nel Cantiere Webuild tra nuovi partner e n…

Jack Draper celebra la rivalità tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz: le sue dichiarazioni
Prossima storia

Jack Draper celebra la rivalità tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz: le sue dichiarazioni

Da non perdere