Calenda e Boschi presentano la “tenda riformista” al convegno sul lavoro

11.07.2025 07:05
Calenda e Boschi presentano la "tenda riformista" al convegno sul lavoro

Il futuro del riformismo politico in Italia

La locandina di un recente convegno a Milano offre un’istantanea significativa della politica riformista italiana, con i nomi di leader come Carlo Calenda di Azione, Maria Elena Boschi di Italia Viva, e i rappresentanti dei riformisti Pd Giorgio Gori e Lia Quartapelle, insieme al deputato di +Europa Benedetto Della Vedova. Durante l’incontro, si è respirata un’aria di collaborazione tra queste diverse forze politiche, che, sebbene oggi distinte, potrebbero trovare un terreno comune in futuro. “Il progetto che deve contrapporsi alla destra non può trascurare le componenti riformiste che, purtroppo, sono uscite dal Pd – ha affermato Gori – ma con le quali non abbiamo mai smesso di dialogare”, riporta Attuale.

Il gruppo presente al convegno fa parte di un’iniziativa più ampia, il “Circolo Matteotti“, istituito a Milano alcuni mesi fa per unire diverse esperienze riformiste. Questa realtà si configura come un rifugio per la minoranza interna alla leadership del Pd guidata da Elly Schlein, ma rappresenta anche un movimento autonomo e innovativo. Non è certo l’unica compostezza a occupare questo spazio: tra le realtà emergenti troviamo i comitati creati dall’ex direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini, la Comunità democratica sostenuta dal senatore Pd Graziano Delrio, e la Rete del deputato Paolo Ciani, insieme all’eurodeputato Marco Tarquinio e ai sostenitori civici dell’assessore romano Alessandro Onorato. Questo afflusso di forze si presenta come un ampio panorama, capace di offrire un contrappeso al centro del centrodestra menzionato da Pier Silvio Berlusconi.

Il riformismo, alettando le sue diverse anime e componenti, si dimostra come una risposta necessaria agli attuali scenari politici italiani. Le interazioni tra questi gruppi possono risultare essenziali per costruire un’alternativa credibile in un contesto dominato da forze populiste e di destra. È fondamentale che le forze riformiste operino unite, condividendo programmi e visioni che possano attrarre anche quegli elettori scontenti della situazione politica attuale.

In questo contesto, il “Circolo Matteotti” e simili iniziative mirano a mobilitare le risorse economiche e intellettuali necessarie per affrontare le sfide del nostro tempo, come la disuguaglianza sociale, la crisi climatica e i diritti civili. Confrontarsi su queste questioni è un passo cruciale per il risveglio del riformismo in Italia, che potrebbe riscrivere la narrazione politica nazionale.

La tendenza verso un’alleanza tra diverse forze riformiste è un segnale di speranza per molti cittadini italiani, desiderosi di un cambiamento significativo. Tuttavia, affinché questa convergenza possa avere successo, è imperativo che i leader coinvolti stabiliscano una base solida di dialogo e collaborazione, per andare oltre le differenze e costruire un progetto comune inclusivo e progressista.

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