Cancellazione della mostra ‘Arte Proibita’ a Bologna dopo le polemiche su ‘Mc Jesus’

13.09.2025 07:45
Cancellazione della mostra 'Arte Proibita' a Bologna dopo le polemiche su 'Mc Jesus'

Controversia sulla Mostra “Arte Proibita” in Emilia-Romagna

L’inaugurazione della mostra “Arte Proibita” a Palazzo Albergati di Bologna è stata annullata a seguito di pressioni politiche, dopo che il partito Fratelli d’Italia ha presentato un’interrogazione regionale riguardo all’opera d’arte “Mc Jesus” dell’artista finlandese Janei Leinonen, in cui il clown di McDonald’s è ritratto come Cristo crocifisso. La decisione arriva a pochi giorni dall’apertura, prevista per il 18 ottobre, e solleva preoccupazioni sulla libertà di espressione nel contesto artistico, riporta Attuale.

La scultura, già oggetto di polemiche nel 2017 al museo di Haifa, ha suscitato l’indignazione di alcuni consiglieri regionali, tra cui Marta Evangelisti e Francesco Sassone. “Si tratta di una provocazione blasfema che danneggia l’immagine della nostra regione”, hanno dichiarato. La società organizzatrice, Arthemisia, ha resa noto che l’opera non sarà esposta e che l’inaugurazione è stata rimandata a data da destinarsi, ponendo in discussione la natura della libertà artistica.

In risposta alle critiche, Palazzo Albergati ha commentato: “L’arte può certamente trasmettere messaggi scomodi, ma questo non implica una presa di posizione politica”. Nonostante ciò, la cancellazione della mostra ha sollevato interrogativi sul ruolo della censura e sulla capacità dell’arte di affrontare temi sensibili e provocatori. La mostra avrebbe dovuto includere oltre 50 opere, ognuna con storie capaci di stimolare riflessioni sul ruolo degli artisti e sull’importanza dell’arte come mezzo di denuncia e verità.

Questo episodio evidenzia le tensioni contemporanee tra arte e politica in Italia, dove la libertà di espressione si trova spesso al centro di accesi dibattiti. La questione è di particolare rilevanza in un momento in cui il paese si confronta con le complessità della modernità e la necessità di affrontare temi scomodi attraverso l’arte. Pertanto, la vicenda solleva interrogativi su come il panorama artistico italiano possa continuare a navigare in un clima di crescente intolleranza verso le opere ritenute provocatorie.

Amalia Apicella

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