Cavallari in fuga: caccia all’evaso dopo la laurea in Ucraina

10.07.2025 08:45
Cavallari in fuga: caccia all'evaso dopo la laurea in Ucraina

Fuga di Andrea Cavallari: nuovi dettagli sull’evadere e la rete di complici

Bologna, 10 luglio 2025 – Andrea Cavallari è riuscito a scappare grazie all’aiuto di un amico arrivato in auto, e dopo questo incontro, si sospetta abbia ricevuto documenti falsi per facilitare la sua fuga. È probabile che il giovane si sia diretto all’estero, con l’ipotesi che la destinazione sia l’Europa dell’Est, e in particolare l’Ucraina, dato che uno dei suoi familiari proviene da lì. Questo piano di evasione sembra essere stato preparato con attenzione e anticipo. Le indagini, condotte a una settimana dall’evasione di Andrea Cavallari, rivelano che il giovane, condannato a quasi dodici anni per la strage avvenuta l’8 dicembre 2018 alla discoteca ‘Lanterna Azzurra’ di Corinaldo, è uscito dal carcere della Dozza a Bologna grazie a un permesso concesso per discutere la sua tesi di laurea in legge, riporta Attuale.

Non era prevista la scorta durante la sua uscita. Dopo la cerimonia di laurea, Cavallari ha pranzato con la madre, il patrigno e la matrigna, per poi sparire nel centro città. Alle 15.30, ha salutato i familiari dicendo di voler incontrare la fidanzata; tuttavia, secondo il patrigno, questa potrebbe essere “una balla, l’ennesima che ci ha raccontato”. Gli investigatori coordinati dal Nic (Nucleo investigativo centrale) della polizia penitenziaria, supportati da tutte le forze dell’ordine, stanno operando incessantemente per rintracciare il giovane.

Il quadro investigativo attuale suggerisce l’esistenza di una rete di complici: sono almeno due gli amici che avrebbero assistito Cavallari nella pianificazione e nell’esecuzione della fuga, ma si sospetta che il numero degli individui coinvolti possa essere superiore. È in programma un’inchiesta per favoreggiamento. Si è appurato che il 26enne aveva con sé un telefonino, presumibilmente recuperato al di fuori del carcere il giorno della laurea. Le forze dell’ordine sono attivamente coinvolte nella ricerca dell’auto dell’amico che lo ha preso, analizzando le immagini delle telecamere del ristorante e della videosorveglianza nelle aree circostanti. Per quanto riguarda le disponibilità finanziarie di Cavallari, i familiari gli avevano dato 300 euro come regalo di laurea, ma è probabile che abbia ricevuto ulteriori aiuti monetari da terzi.

Sull’evasione e il favoreggiamento sta indagando la procura di Bologna, in collaborazione con quella di Ancona. La questione del permesso di uscita concessa senza scorta, il primo in assoluto per Cavallari, suscita un acceso dibattito. Il patrigno del giovane ha commentato: “Ci voleva la scorta”. La situazione ha generato un’ulteriore ondata di indignazione tra le famiglie delle vittime della strage, che ora si trovano a fronteggiare un nuovo tormento.

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