L’attesissima Festa dei Ceri è tornata a colorare Gubbio, nel giorno più importante dell’anno (15 maggio), quello in cui tutta la comunità celebra con passione e gioia il patrono Sant’Ubaldo.
La lunga giornata, come vuole la tradizione, è iniziata ben prima dell’alba, quando i Tamburini hanno svegliato la città. Dopo la suggestiva visita dei protagonisti della Festa al cimitero – per salutare i ceraioli defunti – alle 7.30 ha avuto luogo la messa alla Chiesetta dei muratori, dove don Mirko Orsini ha detto a tutti “di non avere la presunzione di essere più grandi del Santo che veneriamo e per il quale facciamo la Festa. Siamo al servizio della Festa perché possa sempre emergere l’amore verso Sant’Ubaldo”.
Qui è avvenuta anche l’estrazione per i Capitani (coloro che sovrintendono lo svolgimento della Festa) per il 2027, ovvero Gianluca Lorenzi (Primo) e Fabrizio Monacelli (Secondo), che succederanno rispettivamente a e Daniele Pencedano e Stefano Pauselli (Capitani per il 2026).
Subito dopo le statue dei tre Santi – le stesse che svettano in cima ai Ceri durante la “Folle Corsa” – sono partite in processione verso Palazzo dei Consoli per raggiungere le rispettive macchine a spalla mentre Piazza Grande si è andata riempiendo di circa 11.000 mila persone (secondo una prima stima). Tra questa gigantesca marea umana gialla, blu e nera, alle 12.15, è avvenuta la suggestiva Alzata – “perfetta” anche quest’anno – scandita dalle urla gioiose del pubblico e dai rintocchi maestosi del Campanone.
I pesanti Ceri (macchine a spalla di legno tra i 263 e i 287 kg) sono dunque tornati ad “indicare il cielo” sotto la guida dei Capitani Fabio Latini (Primo) e Oliviero Baldelli (Secondo) e con l’azione dei Capodieci Giuseppe Piccioloni (Sant’Ubaldo), Giuliano Baldelli (San Giorgio) e Mattia Martinelli(Sant’Antonio), responsabili dell’intera Corsa e protagonisti dell’”incavijamento” (operazione di fissaggio del Cero alla barella) e, appunto, dell’Alzata.
Dopo le tre classiche “birate” intorno al pennone, i tre simboli della Regione Umbria (dal lontano 1973) sono poi usciti dalla Piazza pensile per mostrarsi a tutta la città.
Nel pomeriggio, dopo la processione con reliquia e statua di Sant’Ubaldo dalla Cattedrale fino alla Calata dei Neri, alle ore 18 scatterà la “Folle corsa” per le vie del centro, con tre soste. Quest’anno il percorso tradizionale, a causa dei lavori in Piazza 40 Martiri, subirà una storica deviazione adottata “per garantire la sicurezza delle persone nell’area di cantiere“: i Ceri raggiungeranno infatti via Cavour passando per le Logge e non per la Chiesa di San Francesco e la Farmacia Comunale. La lunga giornata si concluderà (ovviamente solo in senso liturgico) intorno alle 20 in cima al Monte Ingino, con l’arrivo dei tre Ceri nella Basilica di Sant’Ubaldo.