José Antonio Kast eletto presidente del Cile, riporta Attuale.
Ieri, le strade del Cile non hanno mostrato il consueto nervosismo tipico di una giornata elettorale. Con la convinzione diffusa che, dopo quattro anni di governo di sinistra guidato dall’ex leader studentesco Gabriel Boric, un presidente di destra avrebbe raggiunto di nuovo il Palazzo della Moneda, José Antonio Kast, 59enne leader del Partito Repubblicano, ha trionfato alle elezioni. Kast ha unito i voti degli altri due candidati di destra sconfitti al primo turno, Evelyn Matthei e Johannes Kaiser. Le prime proiezioni, alle 22.30 di ieri, lo indicavano già in vantaggio con il 59,8% dei voti contro la candidata comunista Jeannette Jara.
Queste elezioni sono state dominate da due temi principali: l’aumento della criminalità, legato ai flussi migratori dal Venezuela, e un’economia stagnante. Kast ha saputo capitalizzare il malcontento, utilizzando una retorica simile a quella di Donald Trump, promettendo di “rendere grande” il Cile e di “chiudere le frontiere”. Questo rappresenta il suo primo successo dopo tre tentativi presidenziali falliti. Tuttavia, il blocco di estrema destra che si forma attorno a lui non avrà la maggioranza in Congresso. Proprio per questo, Kast ha dichiarato che “se vincerò, sarò il presidente di tutti, perché i problemi del Cile non hanno colore politico”.
Kast, avvocato di origine tedesca e ultimo di dieci figli, non ha mai celato la sua ammirazione per Augusto Pinochet. Ha anche intenzione di concedere la grazia agli agenti e ai militari che hanno violato i diritti umani durante la dittatura (1973-1990). Durante il suo percorso, Kast ha affermato che se Pinochet fosse stato vivo, avrebbe votato per lui. Nel recente dibattito televisivo, Jara lo ha incalzato sul suo sostegno a Miguel Krassnoff, uno dei torturatori più noti, sostenendo che non ha escluso di liberare qualcuno per “ragioni umanitarie”. Il Cile sembra voler dimenticare il suo passato; l’idea che Pinochet “non abbia fatto solo cose cattive” si è diffusa negli ambienti conservatori e tra le classi più povere.
La crescente criminalità e violenza, accentuata dall’immigrazione degli ultimi anni, ha alimentato una sensazione di insicurezza. Nonostante il Cile resti uno dei paesi più sicuri del Sud America, gli omicidi e i rapimenti sono raddoppiati nel corso di un decennio. Kast ha promesso di schierare l’esercito nei quartieri ad alta criminalità, costruire muri al confine per fermare l’immigrazione incontrollata e formare una forza di polizia speciale per rintracciare ed espellere i migranti illegali. I giovani, che non hanno vissuto i traumi della dittatura, sembrano guardare con nostalgia al passato, come dimostrano i contenuti condivisi su TikTok, dove l’account “Don_Pinochet1973” ha guadagnato oltre 10.000 follower, con post che invocano l’arrivo di un altro leader come Pinochet, nonostante i crimini commessi.