Milano – La prima relazione dei vigili del fuoco riguardante il collasso dell’insegna Generali è stata presentata nel pomeriggio di martedì 1 luglio ai pubblici ministeri Francesca Celle e Maura Ripamonti. Il rapporto sul cedimento della grande struttura pubblicitaria, avvenuto all’alba di martedì in cima alla Torre Hadid di CityLife, ha portato all’apertura di un fascicolo da parte della Procura con l’ipotesi di crollo colposo, riporta Attuale.
L’area del tetto dell’edificio alto 44 piani, dove i primi 39 sono dedicati a uffici, mentre i restanti piani ospitano la base per i cartelli enormi, è stata sottoposta a sequestro dagli inquirenti per consentire di effettuare tutti i rilievi necessari. Tuttavia, le operazioni di messa in sicurezza potranno continuare, affidate a ditte specializzate e vigilate dagli investigatori, che prenderanno precauzioni per non alterare i luoghi per i successivi approfondimenti tecnici.
L’indagine si concentrerà su una rete complessa di tubi e nodi che sostengono le due scritte situate a 192 metri d’altezza, che si sono ripiegate parzialmente: è fondamentale definire il punto zero dell’incidente e, in particolare, identificare le cause del crollo. Nelle prime ore dopo l’incidente, si è ipotizzato che i cambiamenti climatici potrebbero aver avuto un impatto, con un possibile ruolo delle elevate temperature: il caldo potrebbe essere stato solo una concausa, anche se le indagini non si sbilanciano su questo aspetto o su altri scenari, attendendo informazioni più dettagliate.
Per questo motivo, gli inquirenti prevedono di effettuare una consulenza tecnica, affidata a esperti nel settore. Verranno eseguite verifiche su tutti i sistemi di monitoraggio, inclusi i sensori di sicurezza e il loro funzionamento, per garantire che non ci siano stati segnali premonitori prima del crollo.
“Non si è ancora chiara l’esatta dinamica dell’accaduto, ma è essenziale sottolineare che non ci sono stati feriti. La priorità è stata la sicurezza delle persone, dei nostri collaboratori e di chi transita a CityLife, attorno al centro commerciale e alla nostra torre – ha dichiarato ieri Philippe Donnet, CEO del Gruppo Assicurazioni Generali. La sicurezza è stata garantita, ora dobbiamo comprendere come sistemare la situazione e quali siano le ragioni di questo evento. Questo dimostra che ci sono sempre rischi, anche per una compagnia di assicurazione e, quando si corrono rischi, è cruciale essere ben assicurati.
Riguardo all’impatto sul distretto sviluppatosi sulle rovine della Fiera, i primi segnali di ritorno alla normalità si osservano con la riapertura della linea M5, con la riapertura della fermata Tre Torri. Inoltre, la piazza e il centro commerciale, chiusi dalle 6:30 di martedì, potrebbero riaprire tra il pomeriggio di mercoledì e la mattina di giovedì 3 luglio. La situazione rimane incerta per il grattacielo, e i duemila dipendenti potrebbero dover continuare a lavorare in smart working per vari giorni a seguire.