Corte dei Conti boccia il ponte sullo Stretto: “Violate direttive europee”

27.11.2025 20:15
Corte dei Conti boccia il ponte sullo Stretto: “Violate direttive europee”

Roma, 27 novembre 2025 – La Corte dei conti ha annullato la registrazione del Cipess riguardante il ponte sullo Stretto di Messina, adducendo la violazione di due direttive europee relative alla conservazione degli habitat naturali e alla mancanza di parere dell’Autorità di regolazione dei trasporti. Questa decisione, comunicata lo scorso ottobre, è stata ufficializzata oggi dalla Sezione centrale di controllo di legittimità della Corte, che ha reso pubbliche le motivazioni della propria deliberazione, riporta Attuale.

Le motivazioni

Nel comunicato diffuso, il Collegio ha dato priorità al “rispetto della direttiva 92/43/CE del 21 maggio 1992” riguardante la conservazione degli habitat, citando “carenza di istruttoria e di motivazione” nella delibera IROPI. È stata evidenziata anche la “violazione dell’art. 72 della direttiva 2014/24/UE”, a causa delle modifiche intervenute nel contratto originale. Inoltre, la Corte ha rilevato la “violazione degli artt. 43 e 37 del decreto-legge n. 201/2011” per la mancata acquisizione del parere dell’Autorità di regolazione dei trasporti sul piano tariffario. Il comunicato ha aggiunto che sono state formulate osservazioni su ulteriori aspetti, considerati non decisivi per le valutazioni finali.

Palazzo Chigi: “Ampio margine di chiarimento”

Palazzo Chigi ha comunicato che “le motivazioni della deliberazione della Corte dei conti sul Ponte sullo Stretto saranno oggetto di attento approfondimento da parte del Governo”, sottolineando che le amministrazioni coinvolte stanno già verificando gli aspetti controversi. Il governo ha espresso la convinzione che ci siano “profili con un ampio margine di chiarimento davanti alla stessa Corte”, in un confronto costruttivo volto a garantire un’infrastruttura strategica attesa da decenni.

Bonelli: “Salvini si dimetta”

Il parlamentare Angelo Bonelli di Europa Verde ha dichiarato che “le motivazioni con cui la Corte dei Conti ha ricusato la delibera evidenziano la totale illegittimità della procedura seguita per approvare il progetto”. Bonelli ha continuato affermando che ci si trova di fronte a uno scandalo che colpisce i fondi pubblici: “14 miliardi di euro che avrebbero potuto essere indirizzati verso le reali priorità del Paese”. Ha addossato la responsabilità politica e istituzionale al ministro Salvini e al direttore della Stretto di Messina, Pietro Ciucci, chiedendone le dimissioni immediate. “Sono state violate le leggi italiane ed europee in materia ambientale e di concorrenza”, ha concluso, rivelando anche di aver presentato un esposto alla Corte dei Conti europea, richiedendo spiegazioni sull’uso dei finanziamenti pubblici e sulla loro sostenibilità economica.

Aggiungi un commento

Your email address will not be published.

Da non perdere