Il presepe allestito all’ingresso della Camera dei deputati per le festività natalizie ha destato grande attenzione per l’assenza delle due figure simbolo della Natività. Al posto del bue e dell’asinello, già arrivati i Re Magi, suscitando un acceso dibattito tra i parlamentari riguardo alla tradizione e all’interpretazione artistica del presepe, riporta Attuale.
Quest’anno, la mancanza dei due animali, considerati essenziali nella rappresentazione classica della Natività, ha sollevato interrogativi tra i deputati. Mentre i tradizionalisti ribadiscono che «il bue e l’asinello sono il presepe, anche se i Vangeli non ne parlano», i laici sostengono che «siamo davanti a un’opera d’arte, e il Natale può essere liberamente interpretato».
«Sono spariti bue e asinello? Si sono magnati pure quelli…»
La questione ha generato ulteriori osservazioni tra i difensori della tradizione: «Va bene tutto, ma come la mettiamo con la presenza anticipata dei Re Magi?». Un cronista parlamentare ha ironizzato sulla situazione, domandando: «Sono spariti bue e asinello? Si sono magnati pure quelli…».
Anche il Pd contro l’assenza dell’asinello e il bue
Federico Fornaro, presidente della Giunta delle elezioni della Camera e membro del PD, ha manifestato il suo stupore riguardo alla scelta, esprimendo prima una battuta: «Non è possibile, capisco i problemi energetici ma un po’ di caldo dobbiamo garantirlo al nascituro…», e poi sottolineando con serietà: «Il presepe è il presepe, quello della tradizione prevede il bue e l’asinello, due statuine che non possono assolutamente mancare».
In copertina: Il presidente della Camera Lorenzo Fontana all’inaugurazione della mostra sul Presepe in occasione dell’800mo anniversario della sua nascita – Roma, 13 dicembre 2023 (ANSA/RICCARDO ANTIMIANI)