Crollo della Torre dei Conti a Roma: la sovrintendenza Capitolina respinge accuse di negligenza nella gestione degli appalti

04.11.2025 23:15
Crollo della Torre dei Conti a Roma: la sovrintendenza Capitolina respinge accuse di negligenza nella gestione degli appalti

Tragedia alla Torre dei Conti: il crollo avvenuto durante i lavori di ristrutturazione

Roma, 4 novembre 2025 – Un grave incidente si è verificato questa notte alla Torre dei Conti, dove il crollo dell’edificio ha portato alla morte di un operaio. La Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali ha dichiarato che “non c’è stato alcun ricorso al criterio del massimo ribasso, né la sovrintendenza ha autorizzato forme di appalto a cascata. Le procedure si sono svolte nel pieno rispetto dei protocolli in materia, sottoscritti dal Campidoglio insieme alle organizzazioni sindacali e alle forze sociali”, riporta Attuale.

Il crollo è avvenuto mentre i vigili del fuoco erano impegnati nelle operazioni di rimozione dei detriti. Da quasi vent’anni, la Torre era abbandonata e, dopo la progettazione di un museo dedicato ai Fori Imperiali, erano stati avviati lavori di ristrutturazione con un finanziamento di 6,9 milioni di euro. Progetti previsti includevano consolidamenti statici, restauro conservativo e l’installazione di nuovi impianti. Tuttavia, il lavoro è stato segnato da gravi insufficienze strutturali e un lungo periodo di inutilizzo precede l’intervento.

Il progetto faceva parte del programma Pnrr ‘Caput Mundi’, con accordi stipulati dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e coinvolgeva imprese specializzate selezionate tramite gare aperte. L’architetto Francesco Scoppola ha avvertito che “lavori di ristrutturazione profondi seguenti a un periodo di inutilizzo e zero manutenzione” potrebbero aver contribuito al crollo, evidenziando la necessità di prassi manutentive adeguate.

Scoppola nomina anche altre cause di questo disastro, come “i lavori della linea C della metropolitana” che, con le loro vibrazioni, hanno compromesso l’integrità degli edifici. Ultimamente, è emerso che la storia dell’edificio ha radici lontane, risalenti al tentativo dell’ingegner Francesco Mora nel 1884 di demolire la Torre. In aggiunta, un pubblico accertamento ha denunciato uno stato di degrado dell’immobile, aggravato da fenomeni di decoesione e infiltrazioni.

Le autorità stanno svolgendo indagini approfondite per determinare la responsabilità e garantire che simili incidenti non si ripetano. “La manutenzione è la cosa più preziosa”, conclude Scoppola, sottolineando l’importanza di un approccio prudente nella gestione del patrimonio culturale romano.

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