Collasso dell’insegna Generali: Indagini in corso e impatti a CityLife
La prima relazione dei vigili del fuoco riguardo al collasso dell’insegna Generali, corredato da fotografie e video effettuati anche tramite droni, è stata presentata ieri pomeriggio ai magistrati Francesca Celle e Maura Ripamonti. Questo report sul cedimento del grande collage di pannelli, occorso all’alba di martedì sulla Torre Hadid di CityLife, ha dato origine a un fascicolo aperto dalla Procura con l’ipotesi di crollo colposo, riporta Attuale.
Il tetto dell’edificio di 44 piani, in cui i primi 39 ospitano uffici e gli ultimi sono dedicati alla base della struttura sorreggente i megacartelli, è stato sottoposto a sequestro da parte delle autorità per svolgere tutte le indagini necessarie. Le operazioni di messa in sicurezza continueranno, affidate a ditte specializzate e sotto la supervisione degli investigatori, che vigileranno affinchè non vengano alterati i luoghi per i successivi approfondimenti tecnici. L’indagine esplorerà la complessa rete di tubi e nodi che sostiene le due scritte, posizionate a 192 metri d’altezza, le quali si sono parzialmente ripiegate su se stesse: è fondamentale stabilire l’esatto punto zero dell’incidente e identificare le cause scatenanti. Inizialmente, si è parlato dell’eventuale influenza negativa dei cambiamenti climatici, in particolare del possibile effetto delle temperature elevate: sebbene il caldo possa risultare una concausa, chi indaga non si esprime su scenari specifici, in attesa di ulteriori informazioni più dettagliate. Gli inquirenti hanno quindi disposto una consulenza tecnica specifica, a carico di esperti del settore, per eseguire verifiche su tutti i sistemi di controllo, inclusi i sensori di sicurezza e il loro corretto funzionamento.
“Non è ancora chiaro come si sia verificato l’incidente, ciò che conta è che non ci sono stati feriti. La priorità è sempre stata la sicurezza delle persone, dei nostri collaboratori e di tutti coloro che si trovano a CityLife, attorno al centro commerciale e alla nostra torre – ha dichiarato ieri Philippe Donnet, Group Ceo di Assicurazioni Generali. La messa in sicurezza è stata completata, ora è fondamentale capire come procedere e quali siano state le cause dell’accaduto. Questo ci ricorda l’esistenza di rischi anche per la compagnia di assicurazione e, in presenza di rischi potenziali, è cruciale avere una solida copertura assicurativa.” Riguardo gli effetti sul quartiere, il primo segno di ritorno alla normalità si è avuto con la riapertura della fermata M5 Tre Torri. La piazza e il centro commerciale, chiusi dalle 6.30 di martedì, potrebbero riaprire tra il pomeriggio di oggi e la mattina di domani. Per quanto concerne il grattacielo, invece, non ci sono certezze: i duemila dipendenti potrebbero dover continuare a lavorare in smart working per diversi giorni ancora.