Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha affrontato il conflitto tra Mosca e Kiev durante un’intervista al direttore del “Fatto Quotidiano”, Marco Travaglio, in occasione della festa di partito di Fratelli d’Italia ad Atreju. Crosetto ha affermato di non aver mai creduto a chi sosteneva che l’Ucraina potesse “spezzare le reni della Russia”, sottolineando che l’Ucraina ha vinto la guerra semplicemente continuando a esistere, riporta Attuale.
L’intervento degli Usa e la doppia faccia di Putin
Riguardo ai negoziati per porre fine al conflitto, Crosetto ha espresso la sua delusione per la necessità dell’intervento statunitense e ha criticato la debolezza dell’Europa, che non riesce a parlare con una voce unica. “La mancanza dell’Europa al tavolo dei negoziati è frutto della sua incapacità”, ha dichiarato. Inoltre, ha castigato le dichiarazioni di Vladimir Putin, evidenziando come il presidente russo continui a lanciare 1.200 missili sull’Ucraina: “Questo che parla di pace ha colpito scuole e ospedali, il 93% degli obiettivi è civile”.
Il battibecco sul ruolo della Nato
La conversazione si è intensificata quando Travaglio ha menzionato l’allargamento della Nato a Est come una delle cause del conflitto, suscitando applausi dal pubblico. Crosetto ha risposto: “Se applaudite lui, allora significa che anche qui tra voi è passata qualche panzana sul conflitto“. Ha continuato a sostenere che la Svezia ha chiesto di entrare nella Nato dopo l’invasione ucraina, suggerendo che nazioni democratiche stiano agendo per difendersi.
Salvini e le divisioni nel governo sugli aiuti a Kiev
Circa le divisioni interne al governo riguardo al nuovo pacchetto di aiuti per l’Ucraina, Travaglio ha chiesto se Salvini approverà il decreto. Crosetto ha risposto ironicamente: “Tutti mi trattano come se fossi lo psicologo di Salvini”, pur affermando di non aver mai avuto problemi con lui.
Crosetto e la standing ovation quando parla di Francesca Albanese
Infine, Crosetto ha risposto alle accuse di complicità nel genocidio rivolte a lui e alla presidente Meloni in relazione a Francesca Albanese, affermando: “Chi ci accusa voglio che paghi tutta la vita”. Ha difeso la sua posizione sul diritto di parola, aggiungendo che ogni volta che la Albanese parla, “noi guadagniamo voti”.