Dalmine: minaccia una donna con la pistola e tenta di violentarla

12.07.2025 09:25
Dalmine: minaccia una donna con la pistola e tenta di violentarla

Arrestato un uomo per tentato sequestro e violenza sessuale

Dalmine, 12 luglio 2025 – Un individuo di 42 anni è stato arrestato dai carabinieri nella Stazione di Dalmine in seguito a un tentativo di violenza sessuale. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine e residente nella Val Seriana, si è reso protagonista di un episodio inquietante: ha cercato di violentare una donna, minacciandola con un coltello e puntandole una pistola alla tempia. Tuttavia, la vittima è riuscita a fuggire dall’auto in cui si trovava insieme all’aggressore, secondo quanto riportato Attuale.

Il tentativo di violenza si è verificato la sera del 1° luglio. L’uomo aveva fatto salire la donna a bordo della sua auto, e le autorità stanno ora indagando per capire se i due si conoscessero o se si fossero incontrati per caso. Dopo poco tempo dall’inizio del tragitto, l’aggressore ha cominciato a minacciarla, mostrando il coltello e tentando di costringerla a rapporti sessuali.

Nel momento in cui l’aggressore si è distratto, la donna ha colto l’opportunità e si è buttata dal veicolo in corsa, riportando alcune escoriazioni, ma riuscendo a salvarsi. È stata poi soccorsa da un automobilista, che l’ha portata direttamente alla caserma dei carabinieri di Dalmine.

Una volta arrivata, i soccorritori del 118 le hanno fornito i primi aiuti, mentre i militari dell’Arma avviavano un’indagine. Attraverso l’analisi delle immagini di videosorveglianza comunale nei comuni di Dalmine e Osio Sopra, sono stati in grado di individuare il veicolo utilizzato dall’aggressore, il quale appartiene alla madre dell’uomo. La perquisizione dell’abitazione e dell’auto ha confermato la presenza di elementi che corrispondono alla descrizione fornita dalla vittima, come un adesivo visibile sul lunotto posteriore.

Alla luce delle evidenze raccolte dai carabinieri e del rischio concreto che l’uomo possa reiterare il reato a causa della sua pericolosità sociale, la procura di Bergamo ha richiesto e ottenuto un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Le indagini proseguono per fare piena luce sull’accaduto e garantire la sicurezza della vittima e della comunità.

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