Davide Calabria: Una Partenza Emozionante da AC Milan
Davide Calabria, ex capitano del AC Milan, ha recentemente rilasciato un’intervista in cui esprime le emozioni legate al suo allontanamento dal club rossonero, riporta Attuale.
Il difensore di 29 anni ha lasciato l’Italia ad agosto per unirsi al Panathinaikos, ponendo ufficialmente fine a un rapporto di 18 anni con il Milan dopo un breve prestito al Bologna, campione di Coppa Italia, che aveva anticipato la sua partenza. Nonostante non fosse riuscito a trovare spazio nella prima squadra, la decisione di Calabria ha sorpreso molti, specialmente dopo un lungo percorso nelle giovanili.
“È successo tutto così in fretta. È stato un momento un po’ surreale. Stavo lasciando Milanello e sapevo di non tornare mai più. E ho fatto fatica ad accettarlo dopo tanti anni. Pensavo di non vedere mai più le persone che lavorano lì e i miei compagni di squadra, che mi hanno detto di non andare. Pensavano che avrei dovuto restare, e me lo dicono ancora. Ai tifosi, che considero i migliori del mondo. Non indossare più la maglia della mia squadra del cuore è stato un colpo davvero duro.”
Calabria ha collezionato un totale di 272 presenze con il Milan, arricchendo il suo palmarès con un Scudetto nella stagione 2021-22 e due Supercoppa Italiane. Il difensore ha rivelato di aver avuto momenti di indecisione durante l’intera trattativa.
“Da un lato, mi sono reso conto di quanto molte persone si prendessero cura di me e mi volessero bene, sia dentro che fuori Milanello. Questo mi ha reso molto felice. Dall’altro, ti chiedi quanto sia giusto lasciare la squadra e l’ambiente quando desideri davvero restare.”
Il Panathinaikos ha ingaggiato Calabria con un contratto triennale dopo la scadenza del contratto con il Milan, annunciando il suo acquisto il 18 agosto. Ripensando ai suoi ultimi momenti esatti al club, il nazionale azzurro, con sette presenze, ha descritto la sua uscita con una grande carica emotiva e accettazione.
“Quando ho ricevuto l’annuncio ufficiale della mia partenza, ho percorso i campi di Milanello, ho pianto molto e ho salutato tutti, incredulo che stesse realmente accadendo. Ho raccolto le mie cose e me ne sono andato, sapendo che il giorno successivo non sarei tornato. Non è stato facile, ma dovevo accettarlo per poter andare avanti.”