Delitto di Garlasco: oggi il secondo round di test e prosegue la ricerca del DNA, mentre continua il confronto tra le parti. Cosa accadrà?

19.06.2025 02:26
Delitto di Garlasco: oggi il secondo round di test e prosegue la ricerca del DNA, mentre continua il confronto tra le parti. Cosa accadrà?

La Caccia al DNA Continua a Garlasco

Il 19 giugno 2025, Garlasco – La intensa ricerca di DNA prosegue senza sosta. Oggi si esaminano campioni prelevati da rifiuti, inclusi quelli contenenti Fruttolo, mentre si stanno considerando anche le impronte per procedere alla valutazione dell’uso del profilo genetico estratto dai margini ungueali. Questo processo è fondamentale per eventuali comparazioni, a patto che ci siano elementi da confrontare, riporta Attuale.

Le operazioni peritali, che erano cominciate martedì, continuano oggi negli uffici del Gabinetto di polizia scientifica della Questura di Milano. Questo procedimento è parte di un incidenti probatorio richiesto dalla Procura di Pavia e concesso dal Giudice per le indagini preliminari, Daniela Garlaschelli, nell’ambito delle indagini riaperte riguardanti l’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007.

I periti, Denise Albani e Domenico Marchigiani, sono attualmente impegnati in lavori preliminari non completati martedì riguardanti i reperti acquisiti la scorsa settimana da diverse location, compresa una caserma dei Carabinieri a Milano e l’Istituto di Medicina legale di Pavia. Durante queste operazioni, sono presenti anche i legali delle parti coinvolte, tra cui la Procura e la difesa degli indagati, Andrea Sempio e Alberto Stasi. Dopo i risultati non incoraggianti emersi martedì, i consulenti della famiglia Poggi, rappresentati da Marzio Capra, hanno sollevato dubbi sull’utilità di ulteriori analisi: “La visione diretta dei reperti ha smorzato qualsiasi entusiasmo, generando invece falsi speranze”, ha dichiarato Capra.

“L’incidente probatorio – afferma l’avvocata Giada Bocellari, che difende Stasi insieme al collega Antonio De Rensis – non può avere esiti definitivi. Servirà a fornirci informazioni aggiuntive per ricostruire quanto accaduto quella mattina. Non possediamo conclusioni predefinite. La nostra speranza è di trovare elementi utili, ma è fondamentale contestualizzare e articolare i dati scientifici. Un risultato è sempre un risultato, l’importante è che possa servirci a capire meglio la situazione. Mi dispiacerebbe se non venisse alla luce nulla di sostanziale”.

Per quanto riguarda le impronte, il test Obti è stato eseguito solo sui materiali rimasti dopo il prelievo dai fogli di acetato. “Per l’impronta numero 10 – continua la legale di Stasi – ho richiesto un’ulteriore analisi per identificare eventuali tracce di sangue anche sul campione principale. É importante approfondire anche in caso l’impronta non appartenga né a Sempio né a Stasi. Dobbiamo scoprire se sono presenti tracce di DNA”. Gli accertamenti non si limitano solo alle impronte, ma comprendono anche i rifiuti, il Fruttolo e il tè freddo rinvenuti. “La realtà – ammette la Bocellari – è che i rifiuti sono stati conservati a temperatura ambiente per 18 anni, e sono ancora presenti residui di banana”.

Attualmente, non sembra che siano iniziati i prelievi di DNA da altre persone da utilizzare per eventuali comparazioni. “Acquisirli sarà utile” – conferma l’avvocata – “solo se le analisi dei reperti ci restituiranno risultati significativi da confrontare. Attendiamo con impazienza l’esito della caratterizzazione genetica”.

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