Delitto di Garlasco: Stasi rimane in semilibertà, mancano tracce di Dna dai rifiuti

02.07.2025 07:05
Delitto di Garlasco: Stasi rimane in semilibertà, mancano tracce di Dna dai rifiuti

Garlasco: semilibertà per Alberto Stasi e ricerche sul DNA

GARLASCO (Pavia) Due notizie che, sebbene collegate, hanno sfumature molto diverse. Alberto Stasi, condannato nel 2015 a scontare la pena per l’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco il 13 agosto 2007, continua a beneficiare della semilibertà. Tuttavia, le indagini avrebbero subito una battuta d’arresto riguardo al potenziale ritrovamento di nuove tracce di DNA sulla scena del crimine, riporta Attuale. Ieri, la Cassazione ha respinto il ricorso presentato dalla Procura generale di Milano, contro l’ordinanza del Tribunale di sorveglianza che nel mese scorso aveva concesso il regime di semilibertà a Stasi. Questa decisione rappresenta un successo per gli avvocati Giada Bocellari e Antonio De Rensis, che avevano sostenuto che il ricorso dovesse essere considerato inammissibile. Dall’altro lato, la sostituta pg Valeria Marino ha evidenziato “vizi di legittimità” nel ragionamento del Tribunale di sorveglianza, richiamando un’intervista rilasciata da Stasi al programma televisivo Le Iene durante un permesso premio.

La pronuncia della Cassazione convalida dunque il regime di semilibertà a cui Stasi ha accesso dal 28 aprile, dopo aver ottenuto il beneficio del lavoro esterno nel 2023. Questa situazione avvicina la possibilità di chiedere l’affidamento in prova come alternativa alla detenzione.

In aggiunta, sono emerse ieri conferme preliminari dai risultati delle analisi genetiche ordinate dalla Gip Daniela Garlaschelli nell’ambito della nuova inchiesta della Procura di Pavia, che ha focalizzato l’attenzione su Andrea Sempio. Sebbene si attenda l’incontro tra i periti Denise Albani e Domenico Marchigiani e altri esperti per discutere i risultati, pare che una verifica iniziale sui campionamenti di rifiuti abbia rivelato solo tracce di DNA appartenenti a Chiara Poggi e Alberto Stasi. In particolare, il DNA di Chiara è stato rinvenuto su diverse affermazioni, comprese quelle relative a contenitori di prodotti alimentari, mentre quello di Stasi è stato trovato su una cannuccia. Preoccupante è la mancanza di campioni utili dai fogli di acetato delle impronte, in particolare la numero 10 sulla porta, che non ha fornito materiale sufficiente per estrarre un DNA confrontabile.

Angela Taccia, avvocato di Sempio, ha commentato: “Finora, gli accertamenti scientifici effettuati confermano l’assoluta estraneità di Andrea Sempio a questa tragica vicenda. Non potrebbe essere altrimenti, ma rimaniamo fiduciosi e concentrati in attesa di ulteriori sviluppi”.

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