Omicidi mirati in Minnesota: catturato il sospetto dopo due giorni di caccia all’uomo
Si è conclusa domenica sera, dopo oltre 48 ore di intense ricerche, la caccia all’uomo in Minnesota. Vance Boelter, un uomo di 44 anni, è stato arrestato senza resistenza nei pressi della sua abitazione a ovest di Minneapolis. L’operazione di cattura ha coinvolto oltre cento agenti, droni e elicotteri, a testimonianza della gravità della situazione. Secondo quanto riportato, Boelter è accusato di aver perpetrato una serie di attacchi mirati durante la notte tra venerdì e sabato, prendendo di mira esponenti democratici.
Travestendosi da agente di polizia, si è introdotto nelle abitazioni di diversi politici, riuscendo a ferire il senatore statale John Hoffman e sua moglie, mentre ha assassinato la deputata Melissa Hortman e il marito. Altri due tentativi di aggressione si sono conclusi senza successo, poiché i ‘bersagli’ si trovavano assenti dalle loro residenze. Dopo aver completato le sue azioni violente, Boelter è fuggito a piedi, abbandonando una delle sue auto nel vialetto di casa Hortman. La polizia ha scoperto all’interno del veicolo tre kalashnikov, una pistola e un elenco contenente 70 nomi, perlopiù di politici democratici e attivisti pro-aborto, riporta Attuale.
Secondo quanto riferito dal suo coinquilino, Boelter aveva recentemente lasciato un impiego nel settore della donazione di organi e non mostrava segni di squilibrio. Era noto per visitare siti web complottisti e aveva votato per Trump nelle elezioni del 2024, ma mai aveva manifestato pensieri o intenzioni politiche riguardo le proprie vittime. Attualmente, è detenuto nella contea di Hennepin con accuse di natura federale e rischia la pena di morte. Durante l’udienza davanti al giudice, ha dichiarato di non avere fondi per un avvocato, sollevando ulteriori interrogativi sulla sua situazione.
Il governatore del Minnesota, Tim Walz, ha chiesto agli americani di non abituarsi alla violenza politica, esprimendo che “la risposta non è l’odio, ma la civiltà”. Questo episodio segna un grave allerta riguardo l’escalation della violenza legata alla politica negli Stati Uniti, spingendo a riflessioni più ampie sulle dinamiche sociali e psicologiche che possono culminare in atti così estremi.
Negli ultimi anni, la violenza politica è diventata una questione sempre più preoccupante, con episodi che si verificano con crescente frequenza. La necessità di un dibattito civile e costruttivo è più urgente che mai, affinché simili tragedie non si ripetano. Il caso di Minnesota è emblematico di sfide più ampie che la società americana deve affrontare, non solo a livello politico, ma anche come comunità.