Detrazioni fiscali, cambia tutto: tetto di spesa e quoziente familiare, chi rischia la beffa

17.10.2024
Detrazioni fiscali, cambia tutto: tetto di spesa e quoziente familiare, chi rischia la beffa
Detrazioni fiscali, cambia tutto: tetto di spesa e quoziente familiare, chi rischia la beffa

Ci sarà un limite di spesa determinato sia dal reddito che dal numero dei componenti delle famiglie. Dalla revisione delle tax expanditures il governo conta di recuperare un miliardo

Come dice il detto il diavolo si annida nei dettagli. E per quanto di dettagli ce ne siano pochi il sospetto che qualcuno resterà beffato è piuttosto forte. Parliamo dell’intenzione, annunciata dal governo, di legare la fruizione delle detrazioni fiscali al numero dei componenti di una famiglia. Una sorta di “quoziente familiare” all’italiana che dovrebbe premiare le coppie con figli e le famiglie numerose, ma che servirà – ebbene sì – anche a fare cassa. Tant’è che nella conferenza stampa sulla manovra il viceministro all’Economia Maurizio Leo ha spiegato che la revisione delle tax expenditures (le spese per esclusioni fiscali), con l’applicazione del quoziente familiare, dovrebbe portare risparmi per circa un miliardo di euro nel 2025.

Detrazioni fiscali parametrate al numero dei figli

Ma andiamo con ordine. La misura è stata ufficializzata dal governo subito dopo il Consiglio dei ministri di ieri: “Nel computo delle detrazioni – recita il comunicato stampa di Palazzo Chigi – si terrà conto del numero dei familiari a carico: più numerosi sono i componenti della famiglia, maggiori sono gli spazi per le detrazioni fiscali”. In altre parole il governo è intenzionato a introdurre un tetto massimo alle spese che si potranno detrarre con la dichiarazione dei redditi. 

Come funzionerà il meccanismo

“Sulle detrazioni ci stiamo muovendo in una logica di quoziente familiare” ha detto Leo in conferenza stampa, “moduliamo la detrazione sui figli e le fasce di reddito”. Secondo il viceministro ci sarà un “tetto di spesa modulato in relazione al numero di figli” e “posizionato sulle fasce di reddito: da 0-50mila il tetto sarà più elevato da 50-100 mila sarà più basso, oltre ancora meno. Su quello si applicherà la detrazione di riferimento, se parliamo di interessi passivi, spese mediche eccetera il 19%, se parliamo di ristrutturazione di immobili il 50%”. In sintesi, ha chiarito, ci sarà “un tetto in relazione al numero di figli e modulato rispetto alle fasce di reddito e poi si applica l’aliquota”.

Beffa in arrivo per single e coppie?

Per i single e le coppie, specie se con un reddito elevato, il tetto di spesa sarà più basso. Il risultato, almeno per quanto ipotizzabile dagli elementi a disposizione, è che sarà più facile superare la soglia fissata dalle nuove norme e dunque non riuscire a “scaricare” tutte le spese detraibili. Di contro le famiglie più numerose saranno esenti dai tagli, ma al momento non è chiaro se dalla riforma otterranno anche dei vantaggi fiscali. “Sulle tax expenditure – ha detto il ministro Giorgetti – noi riteniamo che spenda di più una famiglia più numerosa e dunque l’ammontare delle spese detraibili debba essere superiore per una famiglia numerosa rispetto a una famiglia meno numerosa”.

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