Dieci offerte presentate per l’ex ILVA, solo due comprendono tutti gli stabilimenti in Italia

27.09.2025 17:05
Dieci offerte presentate per l'ex ILVA, solo due comprendono tutti gli stabilimenti in Italia

Dieci offerte per l’ex ILVA: poche proposte in un contesto di crisi

In un sviluppo significativo, sono state presentate dieci offerte per acquistare l’ex ILVA, uno degli stabilimenti siderurgici più grandi d’Europa, ora noto come Acciaierie d’Italia e attualmente gestito dallo Stato in amministrazione straordinaria a causa della sua persistente crisi. La scadenza per le offerte era fissata per ieri, dopo diverse proroghe; tuttavia, i commissari straordinari hanno comunicato che solo due proposte riguardano l’intero complesso industriale dell’ex ILVA in Italia, inclusa l’unità principale di Taranto, riporta Attuale.

Le proposte in esame provengono dal fondo di investimento Bedrock Industries e da un consorzio formato da Flacks Group e Steel Business. Le altre otto offerte riguardano esclusivamente singoli “asset”, che potrebbero includere specifici stabilimenti, tra cui quelli di Taranto, Genova e Novi Ligure, oppure solo porzioni di un impianto industriale. Inoltre, i commissari hanno riferito di una proposta presentata da un “soggetto politico”, il cui nome non è stato reso noto, ma che non soddisfa i requisiti della gara.

Il segretario generale della UILM, Rocco Palombella, ha descritto la situazione come un “fallimento totale”, sottolineando che le uniche due manifestazioni di interesse per l’intero gruppo “non hanno solidità industriale e progettuale”. Sin dall’inizio del processo di vendita, i sindacati hanno messo in evidenza l’importanza di non frazionare le offerte al fine di preservare tutti i posti di lavoro. Pertanto, Palombella e vari sindacati chiedono la nazionalizzazione dell’azienda, evidenziando le difficoltà nel vendere una società così complessa, che affronta notevoli problemi ambientali, occupazionali e produttivi.

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