È morto a 92 anni Tatsuya Nakadai, icona del cinema giapponese

12.11.2025 11:35
È morto a 92 anni Tatsuya Nakadai, icona del cinema giapponese

È morto Tatsuya Nakadai, maestro del cinema giapponese, a 92 anni

È scomparso all’età di 92 anni l’attore Tatsuya Nakadai, icona del cinema giapponese con una carriera che si è estesa per oltre settant’anni, segnando la storia di alcuni dei più celebri film nipponici, fra cui Ran di Akira Kurosawa (1985) e L’ultimo samurai di Masaki Kobayashi (1967). Nakadai si distinse per la versatilità dei suoi ruoli, spaziando da quelli d’azione nei film di samurai a quelli più complessi e drammatici. Tra le sue performance più famose si ricordano La sfida del samurai, Anatomia di un rapimento e Kagemusha – L’ombra del guerriero, tutti diretti da Kurosawa, e Harakiri di Kobayashi, riporta Attuale.

Nato nel 1932, Nakadai debuttò sul grande schermo con un film che parlava di un soldato giapponese condannato per crimini contro l’umanità dopo la Seconda guerra mondiale. La sua seconda apparizione fu in I sette samurai di Kurosawa, dove compare per appena tre secondi. La collaborazione con Kurosawa si allargò a cinque pellicole, culminando con Ran, una reinterpretazione del Re Lear di Shakespeare in cui Nakadai interpretava un re ultraottantenne, affrontando la sfida di apparire fisicamente più anziano grazie a un pesante trucco.

Nakadai è stato anche il protagonista della nota trilogia La condizione umana di Kobayashi, che narra le disavventure di un supervisore di un campo di prigionia giapponese durante la Seconda guerra mondiale, che passa da soldato a prigioniero. Questa serie di film evidenziò il suo talento nel ritrarre personaggi complessi e sfumati.

Spesso in contrapposizione ai personaggi di Toshiro Mifune, uno degli attori giapponesi più famosi a livello internazionale, Nakadai ha trovato la sua fama prevalentemente all’interno dei confini nipponici. Negli ultimi anni della sua carriera, ha limitato la sua presenza sul grande schermo, dedicandosi maggiormente a una compagnia teatrale e a una scuola di recitazione fondate a Tokyo, continuando a lasciare un’eredità significativa nel panorama culturale giapponese.

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