È scomparso lo scrittore egiziano Sonallah Ibrahim a 88 anni

13.08.2025 20:25
È scomparso lo scrittore egiziano Sonallah Ibrahim a 88 anni

Morti e Eredità di Sonallah Ibrahim: Riflessioni su un Grande della Letteratura Araba

Lo scrittore egiziano Sonallah Ibrahim è deceduto all’età di 88 anni, come annunciato dal ministero egiziano della Cultura, il quale ha sottolineato che era malato da tempo, riporta Attuale.

Nato nel 1937 al Cairo, Ibrahim abbandonò l’università negli anni Cinquanta per impegnarsi attivamente nella lotta politica con il Partito Comunista Egiziano. Arrestato nel gennaio del 1959 durante una repressione dei militanti di sinistra da parte del regime di Gamal Abdel Nasser, fu liberato solo nel 1964. Questo periodo di detenzione fu cruciale per la sua scelta di intraprendere la carriera di scrittore. Il suo esordio avvenne nel 1966 con il romanzo Tilka l-râ’iha (Quell’odore), che, sebbene censurato dal governo, lo rese famoso a livello internazionale come uno dei principali esponenti dell’avanguardia letteraria egiziana degli anni Sessanta. Nei decenni successivi, Ibrahim ha pubblicato undici romanzi, di cui alcuni, come Al-Lajna del 1981, Dhât del 1992 e Warda del 2000, sono stati tradotti in italiano.

La sua opera più nota, Dhât, offre un’analisi penetrante dell’Egitto contemporaneo, dalla caduta della monarchia nel 1952 fino agli anni di presidio di Hosni Mubarak, attraverso la prospettiva di una donna della classe media. Questo romanzo ha elevato Ibrahim a icona per i giovani egiziani durante la Primavera araba, il movimento di protesta scaturito nel 2011 che ha portato alla caduta di regimi autoritari invarie nazioni del Nord Africa e del Medio Oriente, incluso quello di Mubarak.

Nel 2003, Sonallah Ibrahim dimostrò il suo disappunto verso il governo egiziano rifiutando di ritirare il Premio Cairo per il miglior romanzo, lamentando un regime che «opprime il suo popolo, alimenta la corruzione e tollera la presenza di un ambasciatore israeliano mentre Israele uccide e stupra», in riferimento alle violenze subite dai palestinesi durante la Seconda Intifada.

La sua eredità, intrisa di coraggio e impegno politico, rimane un faro di riflessione per le generazioni future, non solo in Egitto, ma in tutto il mondo arabo. La sua penna libertaria ha sfidato i limiti dell’arte e della libertà di espressione, contribuendo a plasmare il panorama della letteratura araba contemporanea e ispirando molti a lottare contro l’ingiustizia.

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