“Eccessive normative nel mercato dei capitali”

12.06.2025 09:12
"Eccessive normative nel mercato dei capitali"

Emergenza dei mercati finanziari in Italia e in Europa

La situazione della Borsa italiana, insieme a quella europea, rappresenta un’importante emergenza che necessita di interventi urgenti. Attualmente, il flusso di capitali destinati a sostenere la crescita economica e l’innovazione nel continente è limitato da diverse debolezze strutturali nei mercati finanziari, tra cui le dimensioni ridotte, la bassa liquidità e una marcata frammentazione. Queste problematiche si fanno sentire in modo ancora più acuto nel mercato italiano, dove fenomeni come il delisting e il forum shopping — scelta di giurisdizioni più favorevoli per le aziende — stanno contribuendo a un significativo impoverimento dell’ecosistema. Un recentissimo Rapporto intitolato Revamping capital markets in Italy and Europe, realizzato da Assonime e presentato nel corso di un seminario, offre una serie di raccomandazioni per i decisori politici sia a livello nazionale che europeo. Questo documento mette in luce le debolezze strutturali del mercato dei capitali europeo e propone soluzioni correttive, riporta Attuale.

In termini di proposte nazionali, Assonime si concentra principalmente sulla necessità di eliminare il fenomeno del gold plating, ovvero la tendenza a implementare una regolamentazione eccessiva rispetto a quanto imposto dalle normative europee e dalle migliori pratiche internazionali. Un esempio emblematico di questa situazione è il voto di lista, una regola specificamente italiana, assente in tutti gli altri ordinamenti dell’Unione e non. Assonime suggerisce di liberalizzare il processo di nomina e composizione dei consigli di amministrazione delle società quotate, permettendo agli statuti di decidere se mantenere il sistema attuale del voto di lista, che è obbligatorio secondo la normativa vigente.

In un contesto di riflessione sulle normative europee, è inoltre emersa la voce del sottosegretario all’Economia, Federico Freni, presente durante il seminario di Assonime. Freni ha garantito che entro l’estate sarà definita la nuova versione del Testo unico della Finanza, con l’intento che esta normativa possa entrare in vigore nel giugno del 2026. Questa riforma è attesa con interesse, poiché potrebbe portare a una maggiore armonizzazione e semplificazione delle regole, un passo fondamentale per riattivare i mercati finanziari e attrarre investimenti nel nostro paese.

Inoltre, vi è una crescente sensibilità tra gli operatori e gli investitori riguardo al miglioramento delle infrastrutture di mercato e alla necessità di un contesto normativo più favorevole. Le istituzioni dovrebbero quindi collaborare intensamente per creare un ambiente che non solo attragga capitali, ma che supporti anche l’innovazione e la crescita sostenibile. La questione di come affrontare i problemi strutturali dei mercati finanziari è cruciale, dato che una risposta adeguata potrebbe influenzare positivamente l’intera economia europea.

Tra le raccomandazioni chiave di Assonime spiccano quelle relative all’incremento della liquidità e alla promozione di piattaforme di trading più efficaci, che sono fondamentali per incentivare gli investitori a partecipare attivamente. In un momento in cui il panorama economico globale è sotto pressione, il rinnovamento dei mercati dei capitali sembra diventare sempre più urgente per evitare che l’Europa perda competitività a livello internazionale.

Incontri come quello di Assonime rappresentano importanti occasioni di dialogo tra i vari attori del settore. È cruciale che le proposte avanzate vengano ascoltate e implementate per promuovere una vera evoluzione e rilancio della Borsa italiana e dei mercati finanziari europei.