Antonio Angelino eletto sindaco di Caivano con un’affermazione schiacciante
Antonio Angelino è stato eletto sindaco di Caivano il 25 novembre, ottenendo un sorprendente 78,33% dei voti, sostenuto da quattro liste civiche e da Azione. Questa vittoria arriva in un contesto di forte attesa per il progetto di recupero noto come il “modello Caivano”, finanziato con 52 milioni di euro dal governo, riporta Attuale.
La competizione elettorale ha evidenziato una netta sconfitta per il centrodestra: la candidata Rosaria Peluso ha ottenuto solo il 10,27% dei voti, mentre il candidato del centrosinistra Giovanni Vitale ha raggiunto l’11,40%. Le elezioni si sono svolte il 23 e 24 novembre, e la scelta di Fratelli d’Italia di non presentare una lista ha sorpreso molti osservatori.
Angelino ha commentato l’esito elettorale affermando che «ci vogliono presenza, credibilità, competenza e una grande capacità di coinvolgimento e organizzazione del consenso». Ha sottolineato che, mentre il centrodestra a livello nazionale merita riconoscimento, a livello locale non è riuscito a capitalizzare l’esperienza governativa e ha fallito nella campagna di ascolto delle esigenze della comunità.
Riguardo al “modello Caivano”, Angelino ha affermato che il bilancio dei primi due anni è complesso. «Ha scontato una fase di assestamento fisiologica. Siamo partiti con un grande pregiudizio, ma gli interventi stanno restituendo visibilità e valore al nostro territorio», ha detto. Ha riconosciuto anche le polemiche sollevate da alcune forze politiche riguardo a questo modello, sottolineando l’importanza di proseguire con le azioni di riqualificazione.
Angelino ha poi parlato della percezione dei cittadini, affermando che inizialmente c’era una certa distanza, ma che man mano che gli interventi sono diventati visibili, la comunità ha riconosciuto il loro valore. «Sicuramente si sono sentiti un po’ catapultati sui grandi schermi, ma ora hanno capito».
Per quanto riguarda il ruolo della Regione, Angelino ha affermato che anche essa ha fatto la sua parte, contribuendo con investimenti e iniziative significative. Tuttavia, ha evidenziato che non si può ridurre la situazione di Caivano a una semplice battaglia ideologica, ma è risultato di amministrazioni precedenti incapaci di gestire e progettare adeguatamente.
Il sindaco ha confermato che tutti i progetti finanziati dal governo sono in linea con il cronoprogramma, con scadenze fissate al 2027. Tra i lavori già completati ci sono il centro Pino Daniele, l’università e la recente inaugurazione di piazza Annunziatella. Tuttavia, ha anche avvertito che alcuni progetti, come la riqualificazione nel quartiere Parco Verde, potrebbero richiedere più tempo per il completamento.
Angelino ha incontrato il sottosegretario Mantovano e ha espresso la sua intenzione di mantenere canali di comunicazione aperti con il governo centrale. «Siamo un’istituzione e lavoriamo con tutti: chiunque voglia darci una mano troverà le porte aperte».
In conclusione, riferendosi all’intento del governo di estendere il “modello Caivano” ad altre aree degradate, Angelino ha identificato potenziali punti deboli del modello attuale. Ha sottolineato l’importanza di un ulteriore sviluppo in ambito urbanistico e sociale, suggerendo la creazione di spazi per cooperative e luoghi restituibili alla comunità, elementi che meritano un rafforzamento per garantire il successo dell’iniziativa.