Elezioni in Campania, De Luca contesta Fico: “No a politiche clientelari”

09.09.2025 07:55
Elezioni in Campania, De Luca contesta Fico: "No a politiche clientelari"

Il nodo della coalizione progressista in Campania

Roma, 9 settembre 2025 – Dopo l’ora dell’accordo arriva quella del conto, ed è sempre la più dolorosa. Le nuove fibrillazioni campane si spiegano molto semplicemente così. “La coalizione progressista è unita e compatta in tutte le regioni che vanno al voto”, afferma Elly Schlein. Tuttavia, le difficoltà emergono nelle complesse trattative con i ‘capibastone’, e ciò che rimane irrisolto dipende da quel nodo. Vincenzo De Luca ha accettato di sostenere come candidato presidente Roberto Fico, pur detestandolo, incassando parte del compenso con la segreteria regionale promessa a suo figlio Piero. Ora, si avvicinano le questioni cruciali riguardanti gli indirizzi politici e il potere reale, riporta Attuale.

Il governatore uscente richiede che non venga smantellato il progetto ‘Faro’ per la nuova sede della Regione e che le nomine dei direttori generali delle Asl non vengano toccate. Soprattutto, chiede di presentare due sue liste civiche per “pesare” in consiglio regionale con quattro fedelissimi. In caso contrario, il viceré mette sul tavolo una pistola che potrebbe essere caricata a salve, ma anche con proiettili veri: una lista a sostegno di Fico da lui capitanata.

Dopo la formalizzazione della candidatura, De Luca non usa mezzi termini: “Ho ascoltato l’annuncio e mi sono commosso. Non ho capito chi è l’ufficiale che ha celebrato. Se il buongiorno si vede dal mattino allora buonanotte. Noi avevamo deciso mesi fa di discutere prima dei programmi e poi dei nomi. Hanno fatto una fuga in avanti e non va bene”.

Nessuna diplomazia, nemmeno sul reddito di dignità: “No a porcherie clientelari, noi abbiamo fatto le migliori politiche sociali”. Il messaggio al Nazareno è chiaro: non ha intenzione di farsi da parte. Dopo aver pacificato il fronte pugliese, emerge una grana sul fronte calabrese riguardante Avs. Si ferma la corsa di Mimmo Lucano, poiché i tribunali di Cosenza e di Reggio Calabria lo hanno dichiarato incandidabile; Lucano ha presentato ricorso.

Cosa succede a destra

Nel fronte destro, con Mauro D’Attis (FI) ormai in campo in Puglia, e un margine di indecisione che persiste in Campania tra un civico d’area FdI e Edmondo Cirielli, viceministro degli Esteri meloniano, resta in sospeso la regione che è sempre stata in bilico. Luca Zaia ufficializza il disco verde per Alberto Stefani, il candidato di Matteo Salvini: “Ragazzo in gamba, ha i numeri. Ora dobbiamo capire la scelta del tavolo nazionale, se il candidato sarà della Lega. Soluzione per tifiamo”. Galeazzo Bignami, capo dei deputati di FdI, nota: “Stefani è un nome importante”.

Nei filoni tricolori, non c’è grande entusiasmo per il leghista, ma la premier è pronta a cedere la roccaforte veneta al Carroccio, a condizione di avere un impegno preciso sulla Lombardia. Da politica esperta, sa cosa significa dire: intanto il Veneto a noi, e della Lombardia ne parliamo tra due anni. Le garanzie sono richieste immediatamente. Materiale che si accumula sul tavolo del vertice di maggioranza frequentemente rinviato, ma è probabile che questa settimana sia la volta buona.

In ogni caso, Bignami assicura che l’ufficializzazione dei candidati “arriverà prima del voto nelle Marche”, ovvero entro il 28 settembre. Le Marche sono un cruccio per Giorgia Meloni: piccola regione, ma rischia di essere l’unica a passare di mano, nel caso in cui Matteo Ricci la strappi alla destra. Non a caso, i leader del centrodestra si riuniranno di nuovo ad Ancona il 17, per sostenere Francesco Acquaroli. La paura nel quartier generale del centrodestra è inversamente proporzionale alle dimensioni dell’oggetto del contendere.

1 Comments

  1. Ma che situazione surreale… De Luca sembra aver accettato per il bene della coalizione, ma le sue richieste sono ridicole! Due liste civiche? E questo è il modo in cui si fa politica in Campania? Non ci si può meravigliare se la gente è frustrata. Dobbiamo davvero continuare così? Ecco, chi l’ha detto che i politici sanno il fare il bene del popolo…🤔

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