Olanda: Jetten e Wilders in corsa per la premiership
Con il 98% delle schede scrutinate, in Olanda si profila una competizione serrata tra Geert Wilders e Rob Jetten: i populisti di ultradestra di Wilders, con 26 seggi, e i liberali di sinistra del partito D66, con altrettanti seggi proiettati, si contendono il posto di primo partito. Quando le urne saranno chiuse, la prerogativa di guidare le trattative per la formazione del nuovo governo, un processo che normalmente dura molte settimane, sarà cruciale, riporta Attuale.
Se l’incarico andrà a Wilders, che ha già ricoperto questo ruolo nelle elezioni del 2023, ci si aspetta un’impasse rapida: tutti i partiti potenziali alleati hanno già dichiarato di non voler collaborare con lui. In scenari alternativi, se l’incarico fosse assegnato a Rob Jetten, leader del partito D66, le trattative potrebbero allungarsi, con sguardi verso possibili larghe intese, sebbene i Popolari, importante forza del centrodestra, al momento siano contrari.
Trentottenne, nato a Veghel, Jetten è deputato dal 2017 e ha ricoperto il ruolo di ministro dell’Energia nel quarto governo Rutte. Divenuto leader del D66 nel 2023 e fervente sostenitore dell’Europa, potrebbe diventare il primo premier apertamente gay della storia olandese, se vincerà.La campagna elettorale del D66 si è concentrata su un forte impegno per affrontare la crisi abitativa e la promozione di una narrazione positiva in risposta a anni di tensioni. Con una popolazione di 18 milioni, l’Olanda affronta un deficit abitativo di circa 400.000 unità, intensificando le problematiche legate all’arrivo dei migranti.
Jetten ha enfatizzato il termine «positività» durante la sua campagna, contrastando il linguaggio cupo di Wilders. Lo slogan, simile a «yes we can», ha risuonato tra i suoi sostenitori. Dopo la chiusura dei seggi, ha dichiarato: «Hanno vinto le forze positive!». Parlando del risultato, ha affermato che milioni di olandesi hanno scelto una politica proiettata verso il futuro, esprimendo la sua disponibilità a collaborare con vari partiti per formare un governo stabile e ambizioso composto da un ampio centro politico, lasciando spazio per eventuali alleanze.
Non ci posso credere, Wilders di nuovo in pista! È assurdo pensare che i partiti non vogliano collaborare, ma Jetten potrebbe portare un’aria nuova… speriamo non si impantanino come spesso succede! E poi, la crisi abitativa è un tema che va affrontato subito, non si può rimandare!