Voto per il nuovo presidente a Cipro Nord: un’elezione cruciale per il futuro dell’isola
Domenica a Cipro Nord si vota per eleggere il nuovo presidente. La Repubblica Turca di Cipro del Nord è uno stato non riconosciuto da quasi nessuno e, dalla sua fondazione nel 1983, è economicamente e politicamente dipendente dalla Turchia, l’unica nazione che la riconosce. Tutti gli altri paesi considerano il suo territorio parte del governo della Repubblica di Cipro, riporta Attuale.
I candidati sono sette, ma i favoriti sono il presidente uscente, Ersin Tatar, un politico di destra, e Tufan Erhürman, un moderato di centrosinistra. L’esito delle elezioni potrebbe determinare se Cipro Nord continuerà a rimanere sotto forte influenza turca o se avvierà un graduale riavvicinamento al governo di Cipro. In caso di mancata maggioranza assoluta per un candidato, si procederà a un ballottaggio.
I poteri presidenziali a Cipro Nord sono limitati; tra i più rilevanti ci sono quelli relativi alla gestione dei negoziati per l’assetto politico dell’isola. Tatar sta spingendo per una divisione permanente e cerca di convincere più governi a riconoscere Cipro Nord, mantenendo anche relazioni più strette con la Turchia. Al contrario, Erhürman propone una visione più moderata, suggerendo la creazione di una federazione a due regioni con ampia autonomia.
Tatar è considerato molto vicino al presidente turco Recep Tayyip Erdoğan, un politico tradizionalista e autoritario. Diversi esponenti del partito di Erdoğan, l’AKP, hanno partecipato alla campagna di Tatar, il quale condivide con Erdoğan una visione meno laica della società, avendo a cuore una maggiore presenza dell’Islam. Il suo mandato ha visto un deterioramento delle relazioni con il governo cipriota, il quale considera inaccettabile la proposta di divisione dell’isola.
La dipendenza di Cipro Nord dalla Turchia conferisce un vantaggio significativo a Tatar alle elezioni; la rilevanza della Turchia implica che il paese manterrà una forte influenza sulla parte nord anche in caso di vittoria di Erhürman.
La divisione dell’isola è il risultato di tensioni storiche tra la maggioranza greco-cipriota e la minoranza turco-cipriota, che risalgono all’indipendenza dell’isola dal Regno Unito nel 1960. Dopo la violenza tra le comunità, nel 1974 l’esercito turco invase l’isola per proteggere i turco-ciprioti.
Da allora, l’isola è rimasta divisa, con Cipro Nord ancorata alla Turchia. Sebbene non si svolga un censimento ufficiale da anni, si stima che nella regione vivano meno di 600mila persone, prevalentemente turco-ciprioti. A oggi, sono presenti oltre 35mila soldati turchi. Negli ultimi anni, la regione ha affrontato una grave crisi economica che ha reso evidenti le conseguenze dell’isolamento di Cipro Nord, costringendo il governo a modificare la legge per favorire il gioco d’azzardo.
Che situazione complicata a Cipro Nord… La divisione dell’isola continua a rispecchiare tensioni storiche che sembrano non avere fine. Spero solo che le elezioni portino a un cambiamento reale, ma con Tatar così vicino alla Turchia, i dubbi rimangono. L’autonomia sembra un sogno lontano.