Crisi Politica in Toscana: Una Nuova Fase per il PD?
Firenze, 16 luglio 2025 – “Ora facciamo squadra, niente fughe in avanti. E per qualsiasi cosa ci si telefona, il mio è sempre aperto. Intesi?”. Con sguardo deciso e un leggero sorriso, Elly Schlein si rivolge al gruppo riunito al Nazareno. La crisi che avrebbe potuto ridefinire la mappa politica della Toscana appare superata, almeno per ora, grazie a comunicati e promesse coordinate, con il governatore Eugenio Giani che afferma: “Mi affido al partito”, mentre viene seguito da Igor Taruffi lungo via del Tritone, ribadendo la sua intenzione di non tornare indietro. In questo contesto, il segretario toscano Emiliano Fossi definisce l’incontro come “positivo”.», riporta Attuale.
Schlein ha rinnovato la propria fiducia a Fossi, rassicurando Giani sul fatto che sarà lui il candidato per le elezioni regionali del 12 ottobre. Tuttavia, si deve attendere di concludere questioni complicate in Puglia e Campania prima di confermarlo ufficialmente. Nonostante i tumultuosi eventi napoletani, la promessa di candidare Giani sembra ormai certa.
Fino a pochi giorni fa, Schlein non era a conoscenza del surriscaldamento politico in Toscana e si è trovata costretta a unire le forze tra partito e governatore. Non vuole sentire parlare di territori in rivolta e divisioni interne al PD. La giornata cruciale per i democratici toscani inizia alle 14.30, con un incontro tra Schlein, Giani, Fossi, il deputato Marco Furfaro e Taruffi. Il clima inizialmente è teso, con Giani che ha creato tensione con la sua autocandidatura inviata via PEC senza consultare nessuno, il tema all’ordine del giorno. Fossi lo ammonisce: “Non hai consultato il partito”. Giani si difende, affermando che la sua decisione era conforme allo Statuto del PD.
Il segretario prova a innescare una discussione sulla presunta mobilitazione dei circoli e dei sindaci, ma Giani risponde: “Non ho sollecitato nessuno”. Aggiunge che il supporto nei suoi confronti sarebbe stato spontaneo, incluso quello della CGIL. Al Nazareno si sta delineando la “radiografia” della Toscana in cerca di un’alleanza ampia. Sebbene non ci sia un appoggio ufficiale, anche Sinistra Italiana sostiene sostanzialmente Giani, con Nicola Fratoianni che dichiara: “Non abbiamo dubbio personale su Giani, ma politico”. Il futuro del governo toscano coinvolgerà un’altra maggioranza e, possibilmente, una coalizione più ampia con il PD e il M5S.
Schlein ha sottolineato durante una conferenza alla Camera che il partito sta lavorando per costruire alleanze regionali più inclusive e competitive in tutte le sei regioni che andranno al voto. Fossi ha espresso la sua frustrazione durante una riunione serale della segreteria regionale, indicando la necessità di una strategia di riallineamento prima delle cruciali decisioni riguardanti le candidature.
In conclusione, dopo una giornata ricca di tensioni e incertezze, sembra che la situazione si stia stabilizzando. Tuttavia, in seguito all’ottimistica impressione iniziale, si è verificato un colpo di scena: un membro della segreteria toscana del PD, vicino a Furfaro, ha ironizzato sull’incontro, rivelando che Giani era stato “richiamato all’ ordine”. La notizia si è rapidamente diffusa in rete, e Giani ha contattato Taruffi per discutere: “Fortuna che si era detto di fare squadra”. Schlein, infuriata, ha immediatamente chiesto a Giani di smentire la ricostruzione. Cinque minuti dopo, Fossi ha negato ogni indiscrezione, dimostrando la fragilità dell’equilibrio delicato che si era tentato di raggiungere.