Farmaci anti obesità: Enzo Bonora spiega il loro funzionamento, costi e controindicazioni

14.09.2025 03:05
Farmaci anti obesità: Enzo Bonora spiega il loro funzionamento, costi e controindicazioni

Mantova, 14 settembre 2025 – Il professor Enzo Bonora, docente emerito di Endocrinologia all’università di Verona e clinico di successo, ha attratto oltre 40.000 follower sulla sua pagina Facebook dedicata alla lotta contro il diabete. La sua giornata in ambulatorio è spesso prolungata, mentre condivide conoscenze e strategie per affrontare l’obesità, un fenomeno in crescita in Italia, riporta Attuale.

Il professor Bonora spiega come i farmaci anti obesità agiscono: “Riducono il senso di fame, aumentano il dispendio energetico e rallentano lo svuotamento dello stomaco, inducendo una certa sazietà. Anche questo conta nel calo di peso. Ma l’effetto più importante è a livello del sistema nervoso centrale.” Questi farmaci, compresi semaglutide e dulaglutide, hanno mostrato effetti promettenti ma anche costi elevati; il prezzo di una terapia di sei mesi varia tra i 1.500 e i 2.500 euro.

Secondo Bonora, le terapie sono gratuite per i pazienti con diabete, mentre per altri rimangono a pagamento. Tuttavia, evidenzia che spesso l’uso di questi farmaci è inappropriato per chi ha solo un leggero sovrappeso. “Non possiamo assumere questi farmaci per fare la prova costume o entrare nell’abito da matrimonio”, avverte.

La questione diventa complessa quando si considera il mercato. Bonora osserva che se il sistema sanitario italiano decidesse di coprire le spese per i pazienti obesi seri, ci sarebbero due considerazioni da fare: l’espansione del mercato potrebbe portare a più persone trattate, ma anche a una riduzione drastica dei guadagni per i farmacisti.

Parlando della perdita di peso, Bonora sottolinea l’importanza della sostenibilità: “Cerchiamo di fare qualcosa che sia ragionevole e soprattutto sostenibile nel lungo periodo. Perché lì si gioca la partita.” Secondo lui, la vera sfida non è perdere peso rapidamente, ma mantenerlo nel tempo.

“Cosa m’interessa se uno ha perso cinque chili in sei mesi se poi li recupera tutti? Preferisco che ne abbia perso uno, fra un anno due, 5 in due o tre anni, ma che poi riesca a mantenere quel peso”, afferma. Questa strategia comporta un approccio graduale, suggerendo modifiche sostenibili alla dieta piuttosto che privazioni severe.

Bonora esprime anche scetticismo sulle statistiche ufficiali riguardanti l’obesità in Italia, indicando che i dati autodichiarati sono spesso inaccurati, e suggerisce che la vera percentuale di obesi potrebbe avvicinarsi al 20% della popolazione.

Nonostante il mercato dell’obesità cresca, l’azienda danese Novo Nordisk ha recentemente annunciato 9.000 tagli di posti di lavoro a livello globale. Bonora suggerisce che ciò sia parzialmente dovuto alla crescente concorrenza dell’americana Eli Lilly e alla maggiore efficacia di tirzepatide, un farmaco concorrente.

Infine, parlando del linguaggio e delle modalità utilizzate nel dibattito sulla salute, Bonora si dice preoccupato per l’uso eccessivo di termini come “infiammazione”, definendoli parzialmente fuorvianti.

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