Belluno, 29 luglio 2025 – Il Comune di Feltre (Belluno) ha deciso di revocare la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini, onorificenza concessa nel 1924. Il voto che ha determinato l’approvazione di questo provvedimento è stato espresso da un consigliere di Fratelli d’Italia. Denis Zatta, membro della maggioranza di centrodestra, ha giustificato la sua decisione affermando che l’iniziativa poteva generare “bagarre e spaccature nella maggioranza”, riporta Attuale.
Secondo l’opposizione di centrosinistra, questa richiesta è emersa in concomitanza con l’intitolazione di una piazza a Giacomo Matteotti, un atto che rappresenta una coerenza con la storia della città di Feltre, decorata con la Medaglia d’argento al Valor militare per la sua resistenza partigiana. Il vicesindaco Claudio Dalla Palma ha dichiarato che si tratta di “una rivalutazione postuma” che ha considerato diversi aspetti, sia storici che morali.
È interessante notare che nei pressi di Feltre, a Villa Gaggia, il 19 luglio 1943, si svolse l’incontro tra Mussolini e Adolf Hitler. Questo evento segnò l’ultimo incontro di Mussolini come capo del governo; sei giorni dopo, il 25 luglio, venne destituito dal Gran consiglio del fascismo.
La decisione del Comune di Feltre segna un cambio significativo nella narrativa storico-politica della regione e offre uno spunto di riflessione sulle conseguenze della memoria storica e delle azioni politiche nel presente. Inoltre, evidenzia la necessità di riconciliare il passato con le esigenze della società contemporanea, un tema di grande attualità in molte aree del paese.
Questo evento non solo risuona nel contesto locale, ma solleva interrogativi più ampi sull’identità italiana e su come il paese affronta la sua storia controversa. La riconciliazione con il passato è un percorso complesso che richiede una volontà collettiva di affrontare le sue ombre e i suoi inni.
