Frana in Perù: 12 morti e decine di dispersi nel fiume Ucayali
Almeno 12 persone sono morte e altre decine sono disperse nella parte centrale del Perù a causa di una frana che ha travolto e fatto affondare due imbarcazioni per il trasporto di passeggeri sul fiume Ucayali, il principale corso d’acqua che forma il Rio delle Amazzoni. Circa venti persone sono state soccorse, ma non è chiaro quante siano le persone attualmente disperse, riporta Attuale.
L’incidente è avvenuto attorno alle 5 del mattino (le 11 italiane) all’altezza del porto di Iparía, coinvolgendo perlopiù abitanti delle comunità indigene locali, dove i fiumi costituiscono spesso la principale via di trasporto. Il Centro nazionale che si occupa delle emergenze (COEN) ha dichiarato che sul posto stanno intervenendo la polizia, una squadra della marina militare e personale medico. Le operazioni di ricerca delle persone disperse sono complicate dalla corrente del fiume e dai detriti trasportati.
Le condizioni meteorologiche avverse e la fragilità del terreno nella zona stanno aggravando la situazione, rendendo difficile l’accesso ai soccorritori. Il governo peruviano ha espresso le proprie condoglianze alle famiglie delle vittime e ha assicurato che tutto il supporto necessario è stato mobilitato per affrontare questa emergenza.
Questo tragico evento sottolinea la vulnerabilità delle popolazioni indigene della regione, che spesso dipendono dalle vie fluviali per la loro sussistenza e movimentazione. Le frane sono un fenomeno ricorrente, specialmente durante la stagione delle piogge, e mettono a rischio la vita delle persone in queste comunità. I funzionari locali hanno avviato un’indagine per comprendere meglio le cause che hanno portato a questo disastro e per valutare la sicurezza delle rotte fluviali nel futuro.
Che tragedia… Non posso credere che ci siano persone disperse e vittime in una situazione del genere. I fiumi sono vitali per le comunità locali, eppure sembrano sempre più un pericolo. Speriamo che le operazioni di salvataggio possano portare a qualche notizia positiva, ma è davvero allucinante quanto sia fragile la vita in certe zone del mondo…