Fratelli d’Italia riapre mercato cannabis light con maxi-tassa del 40% sul prezzo finale

04.12.2025 18:15
Fratelli d'Italia riapre mercato cannabis light con maxi-tassa del 40% sul prezzo finale

Riapertura del mercato della cannabis light in Italia con nuove regolazioni fiscali

Il mercato della cannabis light in Italia potrebbe essere riaperto grazie a un emendamento proposto da Fratelli d’Italia, firmato dal senatore Matteo Gelmetti. Questo provvedimento permette la vendita di infiorescenze con un contenuto di Thc inferiore allo 0,5%, accompagnato da una tassa significativa del 40% sul prezzo di vendita, riporta Attuale.

L’emendamento si inserisce nella legge di Bilancio e modifica la normativa sulla canapa, ampliando esplicitamente le disposizioni del 2016 anche alle infiorescenze fresche o essiccate e ai derivati liquidi destinati al fumo o all’inalazione. Tale variazione stabilisce una soglia di Thc leggermente più alta rispetto allo 0,3% previsto dalla legislazione precedente, consentendo così il ripristino della legalità nel settore dopo un periodo di incertezza normativa.

Funzionamento del mercato sotto la supervisione delle Dogane

L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli guiderà l’implementazione del nuovo mercato definendo requisiti e procedure di approvvigionamento per i punti vendita già esistenti. Questo approccio rappresenta una liberalizzazione controllata, simile al sistema adottato per sigarette elettroniche e tabacchi, al fine di garantire stabilità e regolazione nel settore.

Imposta del 40%: impatto sui prezzi e sul mercato

Nonostante il ripristino della legalità, l’emendamento introduce un’imposta di consumo del 40% sul prezzo finale al pubblico, il che potrebbe alterare significativamente il panorama commerciale della cannabis light. Questa tassa rischia di aumentare i prezzi al dettaglio, rendendo il settore ancor più vulnerabile dopo mesi di incertezze e sequestri. Fratelli d’Italia, un partito inizialmente favorevole a restringere il mercato della cannabis light, ora sembra orientarsi verso una regolamentazione più sostenibile, mirando a limitare l’espansione del mercato nero o di zone grigie difficilmente controllabili.

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