Frode nelle recensioni, più regole in arrivo ma le piattaforme si oppongono: la nuova legge in arrivo

20.07.2025 14:25
Frode nelle recensioni, più regole in arrivo ma le piattaforme si oppongono: la nuova legge in arrivo

Questa settimana al Senato si è tenuta un’audizione riguardante TripAdvisor e Booking, che hanno espresso preoccupazione riguardo alla possibilità di stabilire dei limiti temporali per le recensioni. All’ordine del giorno ci sono anche altre restrizioni. Per affrontare il problema delle false recensioni riguardanti bar, ristoranti e alberghi che proliferano online, la Commissione Industria del Senato sta esaminando un disegno di legge per le Piccole e medie imprese, focalizzandosi in particolare sul Capo IV. Saranno studiati nuovi strumenti per distinguere i commenti autentici da quelli generati da bot e da intelligenza artificiale. Tra le opzioni discusse, sono stati proposti l’uso di codici OTP, password temporanee inviate via sms o email per confermare l’identità degli utenti, e Captcha, test progettati per impedire l’accesso a programmi automatici. Questi dettagli sono emersi durante l’audizione, cui sono intervenuti rappresentanti delle aziende, insieme ai relatori del ddl, i senatori Gianluca Cantalamessa (Lega) e Salvo Pogliese (FdI). «È un’idea ancora in fase embrionale, ma ha ricevuto un buon riscontro dalle aziende coinvolte», ha dichiarato il senatore.
In merito, riporta Attuale.

Le critiche della Commissione europea

Il problema delle false recensioni rappresenta una delle questioni più delicate del disegno di legge, specialmente a seguito dell’attenzione sollevata dalla Commissione Europea, che ha richiesto chiarimenti all’Esecutivo italiano. «Le autorità italiane non hanno fornito risposte sufficienti alle richieste di informazioni supplementari», si legge in un comunicato ufficiale. Secondo l’Unione Europea, la nuova legge italiana potrebbe sovrapporsi al Digital Services Act, il regolamento europeo relativo ai servizi digitali dei Ventisette. È stata avviata la procedura “Tris” da parte dell’Ue per confermare la mancanza di armonizzazione tra normative nazionali e europee, notificata all’Esecutivo per la prima volta il 17 gennaio e successivamente il 25 giugno, con scadenza fissata per il 26 settembre. Entro tale data, si dovrà intervenire sul testo, affrontando punti critici come la modalità di dimostrazione della falsità di una recensione, in attesa di una nuova valutazione da parte dell’Unione Europea.

Recensione entro 15 giorni

Tra le principali norme attuali, si specifica che il consumatore, dimostrando la propria identità e aver utilizzato un servizio «da aziende di ristorazione e strutture del settore turistico situate in Italia», compresi gli stabilimenti ricettivi e termali, può rilasciare «una recensione motivata entro quindici giorni» dall’esperienza. Inoltre, la recensione deve presentare anche un sufficiente livello di dettaglio.

La cancellazione delle recensioni dopo due anni

La questione relativa alle recensioni false è affrontata negli articoli da 12 a 17 del disegno di legge. Secondo le disposizioni, se l’autore di una recensione non ha effettivamente usufruito del servizio o se le recensioni sono false, ingannevoli o esagerate, il legale rappresentante della struttura recensita, o un suo delegato, «ha diritto di replicare e di ottenere la cancellazione delle recensioni». Inoltre, l’imprenditore interessato ha il diritto di richiedere la cancellazione delle recensioni relative a eventi «non più attuali, decorsi due anni dalla data di fruizione del servizio» o dall’adozione di misure efficaci per superare le cause della recensione negativa. È vietato anche l’acquisto e la cessione di recensioni o interazioni a qualsiasi titolo.

Le richieste delle aziende

Questi temi sono tornati al centro del dibattito durante l’audizione di questa settimana, con le aziende che hanno espresso le loro preoccupazioni. TripAdvisor, ad esempio, sostiene che «il termine di 15 giorni è troppo restrittivo. La durata di un viaggio spesso supera questo periodo: molti utenti sono ancora in viaggio e questo rischia di far perdere contenuti preziosi», oltre al fatto che numerosi utenti preferiscono recensire solo alla fine della loro esperienza. Inoltre, hanno fatto notare che «non esiste alcuna correlazione tra il tempo trascorso e la veridicità delle recensioni». Attualmente, TripAdvisor e Booking prevedono un termine di 12 mesi per lasciare una recensione, ma ritengono che sia compito delle singole piattaforme stabilire le tempistiche.

L’algoritmo

Riguardo alla cancellazione delle recensioni negative dopo due anni dalla pubblicazione, TripAdvisor ha dichiarato che «l’algoritmo attribuisce sicuramente maggiore importanza alle recensioni più recenti, ma riteniamo che anche quelle più datate possano continuare a fornire valore – hanno spiegato in audizione. Permettere alle aziende con una forte presenza online di richiedere la rimozione esclusiva di recensioni negative creerebbe una disparità tra chi investe nella propria reputazione digitale e chi non lo fa».

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