G20 in Sudafrica: Italia sostiene Kiev senza concessioni su armi e confini
Durante i lavori del G20 a Johannesburg, la premier Giorgia Meloni ha affermato che l’Italia è pronta a collaborare con europei e americani per raggiungere una pace giusta in Ucraina. La Meloni ha partecipato a una riunione d’emergenza con diversi leader europei, tra cui il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Friedrich Merz, per discutere della situazione ucraina, riporta Attuale.
Nel comunicato finale, è emerso il forte desiderio dell’Europa di essere parte integrante del negoziato, senza essere esclusa da Washington e Mosca. Fonti di Reuters hanno confermato che esiste un contro-piano europeo che integra e corregge vari punti del piano statunitense, il quale sarà discusso a Ginevra.
Le dichiarazioni di Meloni evidenziano come il processo negoziale non possa escludere alcun attore significativo. Durante i lavori del G20, si è anche comunicato che Roma parteciperà anche alle consultazioni a Ginevra, insieme al consigliere diplomatico del presidente del Consiglio, Fabrizio Saggio.
I membri del governo italiano hanno espresso giudizi netti nei confronti del piano statunitense. Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha considerato inaccettabili diversi aspetti, mentre il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha sottolineato che non può esserci pace senza includere l’Unione Europea, che ha imposto sanzioni contro la Russia. Nel contempo, la Lega ha espresso timori che Bruxelles, Parigi o Londra possano ostacolare il dialogo.
Meloni ha anche avuto incontri bilaterali, incluso uno con il primo ministro cinese Li Qiang, mentre Macron ha espresso preoccupazioni sul coinvolgimento dell’Unione nei negoziati, sottolineando che l’integrazione dell’Ucraina nell’Europa è una questione da risolvere tra europei. Il cancelliere tedesco Merz ha invece posto l’accento sulle opportunità di risolvere il conflitto.
Infine, Ucraina ha confermato che lavorerà con Francia, Germania, Gran Bretagna e Stati Uniti per avviare negoziati concreti, senza menzionare l’Italia, sebbene il suo rappresentante sarà presente a Ginevra. Questo dato è stato minimizzato dalla diplomazia italiana, evidenziando un ruolo attivo nel processo di pace.