Genova introduce tassa per crocieristi e traghettisti
Il consiglio comunale di Genova ha approvato l’introduzione di una tassa di tre euro su ogni passeggero che si imbarcherà su crociere e traghetti in partenza o in transito dal porto della città, esentando residenti, abitanti di Sicilia e Sardegna, nonché il personale delle forze dell’ordine e della Protezione civile, riporta Attuale.
Nella delibera non è indicata la data di introduzione, ancora soggetta a un atto della giunta, ma l’obiettivo è di attivarla a partire da giugno. Il comune prevede che la nuova tassa genererà un gettito annuale di 5,7 milioni di euro. Sarà a carico delle società che gestiscono traghetti e crociere, le quali potrebbero aggiungere l’importo al biglietto di ciascun passeggero, in modo simile alla tassa di soggiorno applicata nelle strutture ricettive.
La sindaca Silvia Salis, del Partito Democratico, ha definito la tassa una «tassa giusta», sottolineando che sarà utile per sostenere le spese di gestione delle infrastrutture urbane, attualmente gravate dai flussi di viaggiatori legati al porto. Salis ha inoltre affermato che l’introduzione della tassa era parte di un accordo della precedente amministrazione comunale, guidata dal sindaco di centrodestra Marco Bucci, collegando la sua attuazione al ricevimento di un contributo statale di 25 milioni di euro all’anno; quindi, la mancata approvazione avrebbe messo a rischio questi fondi.
Tuttavia, la nuova tassa ha suscitato forti opposizioni da parte di armatori, terminalisti e spedizionieri operanti nel porto di Genova, i quali temono che potrebbe indurre le compagnie di crociere e traghetti a trasferire le loro attività su altri porti.