Giornata di studi “Professione Cooperante” all’AICS: il valore della specializzazione e dell’impegno sociale

21.10.2025 14:26
Giornata di studi "Professione Cooperante" all'AICS: il valore della specializzazione e dell'impegno sociale

La Giornata di Studio “Professione Cooperante”: Un’Iniziativa Cruciale per il Settore della Cooperazione

ROMA – La cooperazione internazionale si trova di fronte a sfide sempre più significative, rendendo essenziale per i 27 mila cooperanti delle organizzazioni italiane della Società civile la necessità di specializzarsi nel settore. Questa esigenza è stata al centro della giornata-studio “Professione Cooperante”, tenutasi il 21 ottobre presso la sede dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione e lo Sviluppo, un evento che ha aperto le porte agli aspiranti cooperanti, riporta Attuale.

L’incontro si è svolto in occasione della XVI edizione del “Festival della Diplomazia”, con l’intervento di vari esperti del settore, moderati da Ugo Ferrero, dirigente dell’Ufficio Comunicazione e Relazioni Istituzionali. Assente Marco Riccardo Rusconi, Direttore dell’AICS, attualmente in missione in Palestina, il vicedirettore Giuseppe Cerasoli ha rappresentato l’agenzia, insieme a Giulia Orlandi della Direzione Generale per la Cooperazione Sviluppo della Farnesina e Cristina Franchini dell’UNHCR Italia.

Cerasoli ha esordito sottolineando l’importanza della specializzazione, del continuo apprendimento e della dedizione necessaria in questo lavoro. Ha enfatizzato la collaborazione con le università come “strumento di cooperazione” fondamentale per migliorare le capacità dell’AICS, ancora in fase di strutturazione per gestire un budget di 1 miliardo di euro con circa 240 persone. “Dobbiamo mettere al centro della nostra agenda il sistema di valori e gli aspetti tecnici necessari per ottenere esperienze specifiche”, ha dichiarato.

Secondo Cerasoli, è necessaria una riflessione sul multilateralismo per affrontare temi cruciali per la credibilità della cooperazione. “La nostra cooperazione va oltre i semplici finanziamenti, integrando le risorse della Commissione Europea in mancanza di fondi”, ha aggiunto, riprendendo l’importanza di una presenza attiva e strategica nelle aree di crisi.

Giulia Orlandi ha poi illustrato gli obiettivi della Cooperazione italiana, evidenziando il piano Mattei e le priorità per i prossimi due anni, con un focus particolare sull’Africa, ma senza trascurare realtà come Gaza, Ucraina e America Latina. “Abbiamo risorse disponibili in momenti di crisi”, ha sottolineato.

Elias Gerovasi, fondatore di Info-Cooperazione.it, ha presentato dati sul fabbisogno di professionisti nel settore, evidenziando che il 30,7% delle offerte di lavoro riguarda ruoli di Project e Program Manager. “Nonostante le difficoltà, ci sono opportunità anche all’inizio della carriera”, ha affermato, sottolineando che “non basta più la buona volontà ma è fondamentale una preparazione specifica”.

Cristina Franchini ha fornito una panoramica sulle cifre allarmanti dei rifugiati nel mondo, con 122 milioni di persone costrette a fuggire. La gran parte di questi è rappresentata da sfollati interni, e la figura dei rifugiati richiede un impegno costante e lavoroso da parte di tutti, enti e cittadini. “Una riflessione profonda sul multilateralismo è necessaria per garantire che la cooperazione rimanga fondamentale”, ha concluso Franchini, incoraggiando un approccio positivo nonostante le sfide attuali.

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