Gli Stati Uniti offrono a Putin la cessione del Donetsk e il riconoscimento della Crimea

Proposta di Riconoscimento della Sovranità Russa nelle Regioni Contese

Steven Witkoff e Jared Kushner hanno presentato a Vladimir Putin una proposta che prevede il riconoscimento da parte degli Stati Uniti della sovranità russa sulla Crimea e sulla parte di Zaporizhzhia invasa, oltre alla cessione da parte dell’Ucraina delle porzioni di Donetsk non ancora conquistate, riporta Attuale.

Questo piano, discusso durante l’incontro al Cremlino il 2 dicembre, rimane una base di lavoro tra le due nazioni, secondo osservatori informati sugli sviluppi interni dell’amministrazione americana. Tuttavia, la mancanza di un accordo totale emersa dalla riunione lascia intendere che il Cremlino attende ulteriori concessioni, come suggerito da Yury Ushakov, consigliere di politica estera di Putin.

Per l’amministrazione Trump, l’idea di cedere parte del Donbass, senza più di 100 mila abitanti, potrebbe risultare gestibile per Kiev, in cambio di un congelamento del conflitto. Inoltre, la proposta include un riconoscimento ufficiale della sovranità russa, mentre gli altri membri della comunità internazionale, comprese le Nazioni Unite e l’Unione Europea, non seguirebbero questo esempio, consentendo così alle imprese americane di investire in terreni sotto controllo russo.

Questo scenario rappresenterebbe un cambio storico nella politica estera americana, essendo la prima volta dal 1945 che un’amministrazione riconosce un territorio ottenuto tramite aggressione militare. Una simile decisione contraddirebbe i principi fondanti dell’ONU che gli Stati Uniti hanno sostenuto dalla loro istituzione, ponendo un grave precedente geopolitico.

Significativo è anche il fatto che Putin non ha accettato la proposta senza riserve, chiedendo concessioni ulteriori, tra cui una diminuzione delle forze ucraine e restrizioni sulle garanzie di sicurezza per l’Ucraina, aumentando così la possibilità di una futura aggressione russa.